Presentato in Campania il disegno di legge per la qualità

Presentato in Campania il disegno di legge per la qualità dell'architettura

'Presentato in Campania il disegno di legge per la qualità dell'architettura'
Presentato in Campania il disegno di legge per la qualità dell'architettura

L’obiettivo è incentivare Concorsi di Idee e di Progettazione e premiare i Comuni virtuosi

In attesa della nascita della prima Casa del Design, una Biennale dell’architettura e premialità per i Comuni virtuosi, è stato presentato il 4 giugno scorso a Napoli il disegno di legge per la promozione della qualità dell'architettura approvato lo scorso 7 maggio dalla Giunta regionale.

Presenti al tavolo il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, l'assessore al Governo del territorio Bruno Discepolo e associazioni e istituzioni che hanno contribuito alla stesura del disegno, tra cui rappresentanti regionali degli Ordini professionali degli architetti e degli ingegneri, dell'ANIAI, dell'IN-ARCH, dei dipartimenti di architettura della Federico II e dell'Università Vanvitelli, del DO.CO.MO.MO..

Con il disegno di legge presentato, la Regione Campania intende riconoscere alla progettazione e alla realizzazione di opere di architettura contemporanea il carattere di pubblico interesse, consapevole della necessità di restituire all'architettura il ruolo che le compete nelle politiche di governo del territorio. Una legge che, spiega l'assessore Bruno Discepolo, "si differenzia da precedenti testi normativi, elaborati in questi anni già da Regioni quali Marche, Puglia, Umbria e Calabria, perché in maniera ancora più incisiva prevede una pluralità di azioni e strumenti per la diffusione di una cultura degli ambienti di vita, la qualità delle trasformazioni fisiche del territorio, delle infrastrutture, delle città, del paesaggio e dell'ambiente e l'affermazione della centralità del progetto di architettura".

Il disegno di legge individua come procedure più appropriate per perseguire l'obiettivo della migliore qualità degli interventi di architettura e di trasformazione del territorio, il Concorso di Idee e il Concorso di Progettazione; inoltre si prevede l'istituzione di un Elenco regionale dei Comuni vìrtuosi per la qualità architettonica. "Saranno riconosciuti come vìrtuosi - spiega Discepolo - tutti i Comuni presenti sul territorio regionale che avranno avviato azioni, iniziative e progetti caratterizzati dal rispetto delle leggi regionali in materia di governo del territorio, da interventi all’interno dei tessuti urbani storìci, dall'espletamento di procedure concorsuali, dalla misurazione dei risultati ottenuti anche in termini di sostenibilità e innovazione". Per questi comuni si prevede anche l'introduzione di una clausola di premialità nell'erogazione dei contributi regionali ed europei.

Importante anche la funzione che avrà I'Osservatorio regionale per la qualità della progettazione architettonica e urbana, un organo consultivo dell'Amministrazione Regionale in materia di qualità architettonica e urbana che avrà alcuni compiti specifici come, ad esempio, la diffusìone dei Concorsi di ldee e di Progettazione, la predisposizione dell'Elenco regionale dei Comuni vìrtuosi, la predisposizione ogni due anni di un Rapporto sullo Stato dell’Architettura in Campania e un Premio di Architettura e di Design che sarà bandito ogni due anni per attività e interventi realizzati sul territorio regionale.

Infine il testo prevede l'istituzione di Case dell'Architettura e del design nelle città campane. La prima nascerà a Napoli e sarà realizzata all'interno di Palazzo Penne, edificio storico di proprietà della Regione, esempio tra i più significativi dell'architettura rinascimentale napoletana, di cui si prevede il recupero. "A questa legge crediamo molto - ha detto De Luca - essendo convinti che la trasformazione urbana sia uno dei settori economici su cui si può reggere un'economia dinamica ma anche l'attività che può dare nuova identità alle realtà moderne. Quando negli anni scorsi mi chiedevano di trasformazione urbana mi permettervo di ricordare una delle città invisibili di Italo Calvino, Zora, che era obbligata a restare immobile e uguale a se stessa per essere meglio ricordata. Zora languì, si disfece e scomparve, la terra la dimenticò. Un modo letterario per descrivere quello che potrebbe essere il rapporto tra trasfromazione urbana, qualità architettonica, salvaguardia del patrimonio storico e ambientale. Purtroppo è andata crescendo sull'onda di un comitatismo sgangherato l'idea che la trasformazione urbana in sé sia un dato negativo. E questa per me è stata sempre una cosa sconvolgente, tanto più che in italia c'è un comparto fermo, quello della trasformazione urbana. Sono convinto che uno dei motivi ritardi del nostro Paese rispetto ad altri dipenda proprio da questo."