Laboratori ENEA aperti per coinvolgere la popolazione nella ricostruzione post terremoto del centro Italia.
ENEA insieme alle università Sapienza e Roma Tre, hanno messo in atto, nell’ambito del Progetto SISMI, un nuovo approccio innovativo per coinvolgere la cittadinanza nella ricostruzione delle località del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016-2017.
“Il nuovo approccio ha previsto da una parte la verifica di tecnologie e metodiche già acquisite a livello scientifico e rese disponibili alle imprese che operano nel settore e dall’altra la comunicazione della loro efficacia attraverso il coinvolgimento dei cittadini alla sperimentazione sia direttamente in laboratorio, sia in collegamento via internet, con la possibilità di dialogare con i ricercatori durante l’esperimento”, spiega l’ingegner Gerardo De Canio che ha condotto fino a dicembre i test sulle “tavole vibranti” del Centro Ricerche ENEA di Casaccia. Studiando il comportamento sismico delle pareti murarie tipiche delle abitazioni dei centri storici dell’Appennino centro-meridionale, i test permettono di sviluppare soluzioni sostenibili per la prevenzione e il rinforzo strutturale del patrimonio edilizio danneggiato dal terremoto. Le prove sismiche sono state sviluppate in due fasi: la prima per determinare il valore di accelerazione al suolo che provoca un danno significativo a cui è seguito l’intervento di rinforzo strutturale; la seconda che ha previsto la ripetizione delle prove per verificare l’efficacia del rinforzo stesso.
I cittadini di Collespada, frazione di Accumoli, sono stati coinvolti nella sperimentazione e hanno condiviso i risultati delle simulazioni sul comportamento sismico delle strutture storiche e i dati sull’efficacia degli interventi effettuati e sulle tecnologie di recupero e miglioramento sismico adottate. Sono stati messi a disposizione della cittadinanza metodi e risultati dei test di verifica sismica effettuati sui materiali e sulle tecniche di intervento per la ricostruzione e il recupero.
“Tutta la comunità della frazione di Collespada si è immediatamente mobilitata dopo l’evento sismico, formando un comitato ed attivandosi per cercare soluzioni operative unitarie, non frazionate nei singoli interventi. E' grazie al grande impegno e alla coesione dei proprietari delle abitazioni nel presentare pratiche uniche che è stato possibile avviare la ricostruzione unitaria della località, tra le prime del genere”, conclude De Canio.
Oltre al comitato degli abitanti di Collespada, i soggetti esterni con cui sono stati condivisi i risultati delle prove sperimentali e delle ricerche effettuate, sono stati il Comune di Accumoli, il Centro Operativo Intercomunale, lo studio di progettazione Arking Associati e la società Fibrenet. L’attività sperimentale è tuttora in atto per fornire ulteriori informazioni sull’efficacia degli interventi di consolidamento.