Cantieri e Coronavirus. Ance: “Costretti a sospendere i cantieri in

Cantieri e Coronavirus. Ance: “Costretti a sospendere i cantieri in tutta Italia”

'Cantieri e Coronavirus. Ance: “Costretti a sospendere i cantieri in tutta Italia”'
Cantieri e Coronavirus. Ance: “Costretti a sospendere i cantieri in tutta Italia”

La richiesta dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) è quella di chiudere i cantieri

L’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) effettua una brusca inversione di marcia rispetto alle volontà di proseguire i lavori dichiarando di essere “costretti a sospendere i cantieri in tutta Italia”. La richiesta fatta al Governa è quella di varare un provvedimento che imponga la chiusura dei cantieri. In rispetto alle indicazioni contenute nel DPCM 11 marzo 2020 e “vista l’impossibilità di assicurare in tutti i cantieri le indispensabili misure di sicurezza e di tutela della salute dei lavoratori” il Presidente ANCE Gabriele Buia si trova infatti costretto a richiedere tale provvedimento in modo tale da poter sospendere i cantieri, fatte salve le situazioni di urgenza ed emergenza. “Non ci sono le condizioni per poter proseguire”, dichiara il Presidente.

“Avremmo voluto resistere e andare avanti il più possibile ma alla fine dobbiamo prendere atto della situazione. Una richiesta grave e inedita per uno dei principali settori economici del Paese che si è resa necessaria in questi difficili giorni, viste le difficoltà di proseguire senza esporre imprese e lavoratori a rischi non gestibili”, spiega Buia. In troppi casi, infatti, l’organizzazione del cantiere non consente il rispetto delle disposizioni stabilite nell’ultimo DPCM a causa dell’impossibilità di reperire i dispositivi di protezione individuale e di assicurare servizi di trasporto, vitto e alloggio agli operai in trasferta. Inoltre vi è il problema dei respingimenti ai posti di blocco del personale e dei materiali diretti ai cantieri, subappaltatori, fornitori e personale della committenza che non si presenta nei luoghi di lavoro. Solo ieri, tuttavia, era stata fornita una guida per continuare le attività nei cantieri, in particolare per quelli relativi alle opere pubbliche e per rispettare gli adempimenti burocratici.

Il blocco dei cantieri avrà ripercussioni pesanti sulle imprese e sui loro rapporti con i committenti. Il Presidente Buia ora al Governo misure che sostengano l'attuale sospensione dei cantieri: “Per agire in sicurezza e con la necessaria chiarezza nei rapporti con i committenti chiediamo al Governo di adottare immediatamente una serie di misure necessarie che vanno inserite nel prossimo Dpcm per consentire alle nostre imprese di sospendere i cantieri”, dichiara il Presidente. Si chiede in particolare di:

  • Ampliare i limiti e le possibilità di utilizzo degli ammortizzatori sociali ai lavoratori del settore di tutto il territorio nazionale per l’anno in corso;
  • Sospendere tutti gli adempimenti e versamenti tributari, previdenziali, assistenziali e di qualsiasi altro genere in scadenza;
  • Garantire liquidità alle imprese con una moratoria effettiva e automatica di tutti i debiti e attivare immediati pagamenti per i cantieri che si fermeranno.

    “Si tratta di uno sforzo eccezionale che dobbiamo fare e chiedere affinché sia tutelata la nostra forza sociale ed economica così da essere in grado di poter tornare quanto prima a lavorare per far crescere il nostro Paese più forte di prima”, conclude Buia.