EREDI DEL PROFESSIONISTA DECEDUTO: QUALI SONO GLI ADEMPIMENTI?

EREDI DEL PROFESSIONISTA DECEDUTO: QUALI SONO GLI ADEMPIMENTI?

'EREDI DEL PROFESSIONISTA DECEDUTO: QUALI SONO GLI ADEMPIMENTI?'
EREDI DEL PROFESSIONISTA DECEDUTO: QUALI SONO GLI ADEMPIMENTI?

Gli eredi del lavoratore autonomo defunto sono tenuti ad assolvere alcuni adempimenti legati alla sua professione. Con la morte del professionista cessa l’attività di quest’ultimo, pertanto, entro 30 giorni dal decesso, gli eredi sono tenuti a presentare all’Agenzia delle Entrate la dichiarazione di cessazione dell’attività del de cuius, che va effettuata mediante apposito modello (AA9). Un altro importante adempimento degli eredi del professionista deceduto è rappresentato dalla fatturazione delle prestazioni professionali del lavoratore autonomo erogate, ma non ancora riscosse, ai sensi della disciplina Iva. Secondo l’Amministrazione finanziaria, detti obblighi gravano sugli eredi del professionista defunto nell’ipotesi in cui alla data di morte del de cuius si riscontri la presenza di: • fatture con Iva ad esigibilità differita emesse nei confronti della Pubblica Amministrazione e non ancora riscosse (si parla di esigibilità differita quando il versamento dell’Iva avviene solo nel momento in cui la fattura viene pagata dal cliente); • prestazioni professionali ultimate, ma non ancora fatturate. Qualora sussistano fatture da incassare o prestazioni da fatturare, gli eredi non possono estinguere la partita Iva del professionista deceduto fino all’incasso dell’ultima parcella. Quanto alla determinazione del reddito del professionista deceduto, è necessario fare la seguente distinzione: • compensi riscossi e spese pagate prima del decesso; • compensi riscossi e spese pagate dopo il decesso. I primi vanno dichiarati dagli eredi mediante compilazione del quadro RE del modello Redditi PF (il cosiddetto modello redditi delle persone fisiche), vale a dire la dichiarazione alternativa al modello 730, che riguarda, invece, i lavoratori dipendenti. I compensi riscossi e le spese pagate dagli eredi dopo la data di morte, riguardanti lo svolgimento dell’attività del lavoratore autonomo deceduto, vanno dichiarati dagli eredi nell’anno in cui sono stati percepiti. I redditi in questione dovranno essere inseriti nel quadro RM, sezione IV, del modello Redditi PF da ciascun erede in base alla propria quota di competenza e saranno tassati separatamente. Gli eredi devono presentare la dichiarazione dei redditi in nome e per conto del professionista deceduto. Come già anticipato, per il lavoratore autonomo deceduto non può essere presentato il modello 730. I termini che pendono alla data del decesso del de cuius o che scadono entro 4 mesi da essa, compresi il termine per presentare la dichiarazione e quello per ricorrere contro l’accertamento, sono prorogati di 6 mesi in favore degli eredi. Per quanto concerne la dichiarazione Iva, dalla data del decesso del professionista, gli eredi hanno a disposizione un periodo pari a 6 mesi per assolvere gli adempimenti relativi alla fatturazione, alla registrazione, alla liquidazione ed alla dichiarazione annuale. Ciò, nell’ipotesi in cui il termine ultimo di tali adempimenti non sia ancora scaduto ovvero sia scaduto nei 4 mesi precedenti. Oltre agli obblighi di cui si è sinora parlato, è doveroso menzionare anche quelli che sono i diritti degli eredi del lavoratore autonomo defunto. Essi sono: • incasso dei compensi inerenti tutte le prestazioni effettuate fino alla data di morte del de cuius; • incasso della pensione di reversibilità in qualità di coniuge del professionista deceduto; • incasso della pensione in qualità di eredi non ancora maggiorenni o non ancora economicamente autosufficienti e di età non superiore a 26 anni.

AVV. GIUSEPPINA MARIA ROSARIA SGRO'