E' passato alla Camera il decreto fiscale che estende l'equo compenso

E' passato alla Camera il decreto fiscale che estende l'equo compenso a tutti i professionisti

'E' passato alla Camera il decreto fiscale che estende l'equo compenso a tutti i professionisti'
E' passato alla Camera il decreto fiscale che estende l'equo compenso a tutti i professionisti

Con un iter laborioso e travagliato, dopo l’ennesima fiducia, è stato approvato dalla Camera, senza modifiche, il decreto fiscale (D.L. 148/2017) . Diverse le novità introdotte quali: Equo compenso per tutti i professionisti, Fondo progettazione da 60 milioni di euro per l’antisismica e il risanamento idrogeologico, edilizia libera nelle aree colpite dal sisma, deroghe al Codice Appalti per la ricostruzione, possibilità di utilizzare i proventi degli oneri di urbanizzazione per la progettazione delle opere pubbliche ed estensione dello split payment.

La novità che ha maggiormente richiamato l’attenzione è l’estensione dell’equo compenso non solo agli avvocati che svolgono le prestazioni per conto di privati ( imprese), enti ( banche ,assicurazioni) ma a tutti i professionisti anche se non iscritti agli ordini professionali ( Architetti, Geometri, Ingegneri).

Equo compenso che dovrà determinarsi in maniera proporzionale alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, nonché al contenuto e alle caratteristiche della prestazione, tenendo conto dei parametri previsti dai regolamenti delle singole professioni.
Quindi, in caso di controversia, il giudice accertata la non equità del compenso, potrà determinare il compenso del professionista tenendo conto dei parametri previsti dai regolamenti delle singole professioni. Inoltre, la norma prevede che la “pubblica amministrazione, in attuazione dei principi di trasparenza, buon andamento ed efficacia delle proprie attività, garantisca il principio dell’equo compenso in relazione alle prestazioni rese dai professionisti in esecuzione degli incarichi loro conferiti. Tuttavia l’equo compenso è stato bocciato dall’Antitrust, che con un parere reso nei giorni scorsi lo ha considerato contrario ai principi concorrenziali.