Il nuovo ponte stradale sul lago Mjøsa.

Il nuovo ponte stradale sul lago Mjøsa.

'Il nuovo ponte stradale sul lago Mjøsa.'
Il nuovo ponte stradale sul lago Mjøsa.

Il consorzio formato dall'impresa friulana Rizzani de Eccher e dalla belga Besix si è aggiudicato l'appalto dell'impresa pubblica norvegese Nye Veier, concessionaria della rete stradale, per la progettazione e la costruzione della nuova autostrada a quattro corsie, la "E6" da Moelv a Roterud, a circa 150 km al nord di Oslo. Il contratto ha un valore di circa 240 milioni di euro. L'appalto include anche la costruzione di un nuovo ponte sul fiume Mjøsa, con un progetto che prevede un ampio utilizzo del legno. Il nuovo viadotto è l’elemento più importante di un programma che interviene sul tracciato dell’autostrada E6. L’obiettivo è incrementare la sua capacità di transito attraverso una nuova strada e un nuovo ponte in legno sul lago.

L'autorità dei trasporti norvegese Nye Veier ha valutato le proposte ricevute per la progettazione e la costruzione del progetto infrastrutturale E6 Moelv-Roterud. A seguito di una gara d'appalto internazionale, la proposta selezionata è stata quella presentata dalla joint venture composta dall’italiana Rizzani de Eccher e dalla belga Besic, in associazione con la norvegese AF Gruppen, al designer e consulente Multiconsult e all’arch. Knut Selberg. Il progetto potrebbe iniziare già nell'agosto di quest'anno con le fasi di progettazione e approvazione, al fine di completare la costruzione dell’opera entro la fine del 2025.

La nuova infrastruttura si allungherà per 1,35 km sulla superficie del lago e dentro le sue acque, che raggiungono la profondità massima di circa 80 metri. L’analisi preliminare del contesto e del terreno era stata affidata a una società estremamente esperta del settore, la danese Ramboll incaricata di sondaggi e valutazioni nel 2017. La realizzazione del ponte più lungo al mondo supportato da una struttura in legno ha impegnato per lungo tempo la Norwegian Public Roads Administration. Nel 2010 venne organizzato un seminario tematico durante il quale gli esperti convenuti avevano accorato la sua fattibilità.

Il nuovo viadotto sul Mjøsa sarà così una struttura mista in legno e cemento armato. Sarà sorretto da una successione di pilastri a Y in cemento armato e svilupperà un impalcato a sezione costante, anch’esso in cemento armato, in modo da consentire il passaggio di veicoli alla velocità di 110 km/h. Una grande travatura reticolare in legno costituirà l’elemento di raccordo tra i pilastri e l’impalcato, costituito da una piastra in cemento armato.

Il progetto imposta il disegno del ponte in modo che almeno il 60% della sua struttura portante sia sempre visibile e scenograficamente illuminata.

Secondo le stime preliminari, il nuovo ponte sarà il 17% più leggero di una pari struttura più tradizionale realizzata completamente in calcestruzzo, naturalmente un minore peso del ponte richiederà fondazioni meno sollecitate. Mentre una complessiva ridotta presenza del cemento si tradurrà in un minore impatto ambientale (la stima delle emissioni complessive è calcolata in una riduzione del 39%) e, in ultimo, una struttura più sostenibile.

I maggiori dubbi riguardano la portanza e la durevolezza nel tempo di una struttura che sarà fortemente sollecitata dall’uso, ma queste risposte ce le potrà dare solo il passare del tempo.