Case di riso per l’edilizia sostenibile

Case di riso per l’edilizia sostenibile

'Case di riso per l’edilizia sostenibile'
Case di riso per l’edilizia sostenibile

Presentato il nuovo sistema costruttivo della start up made in Italy RiceHouse

In occasione di Klimahouse 2020, RiceHouse, la startup che trasformagli scarti derivanti dalla lavorazione del riso in materiali per la bioedilizia, ha presentato “Risorsa”, il nuovo sistema costruttivo per l’involucro prefabbricato. La start up di Tiziana Monterisi ha festeggiato così i primi quattro anni di successi e continua la sua crescita nel mercato italiano con la realizzazione di una nuova parete a elevate prestazioni termiche e acustiche, priva di sostanze nocive per la salute delle persone, altamente traspirante che permette di regolare l’umidità degli ambienti indoor purificandone le concentrazioni di inquinanti grazie alle proprietà dell’argilla.

Risorsa nasce dalla collaborazione tra RiceHouse e Novellocase. Attraverso il marchio Risorsa, la start up intende “promuovere lo sviluppo e la diffusione di case costruite con balle di paglia di riso, secondo un approccio alla bioarchitettura che valorizza gli scarti dell’agricoltura minimizzando la produzione di rifiuti e l’impatto ambientale”. Grazie a quaesto progetto è stato possibile industrializzare il processo di fabbricazione di telai legno e paglia precompressa, al fine di realizzare case in paglia prefabbricate con elevatissime prestazioni energetiche che rispettano gli standard passivi. Nel sistema costruttivo sono utilizzati solo materiali di origine naturale provenienti da filiera corta collegata al territorio in cui l’azienda si inserisce, in una nuova ottica di economia circolare, e minimizzazione dell’impatto ambientale. Le abitazioni realizzate con questo sistema costruttivo hanno il vantaggio di avere un comfort termico equilibrato che sfrutta al minimo le fonti di energia, per lo più rinnovabili. Inoltre vi è un’ottimizzazione dell’apporto passivo del sole, rispettando i canoni della bioedilizia, sfruttando il calore generato dall’utilizzo generale dell’edificio compensando in tal modo le minime perdite invernali e massimizzando l’efficienza energetica dell’involucro edilizio.

Ricehouse realizza anche una linea completa di prodotti edili derivanti dalla trasformazione degli scarti della produzione risicola, altrimenti destinati a essere bruciati, perché inadatti all’allevamento. Grazie alla miscela di calce, lolla e paglia, i materiali firmati RiceHouse sono leggeri, altamente termici, traspiranti, sani, formaldeide free e 100% made in Italy. Inoltre, essendo completamente naturali, i prodotti della startup arrivati a fine vita non andranno a impattare sull’ambiente, in quanto biocompostabili e biodegradabili. Tali materiali sono indicati sia per ristrutturazioni sia per nuove costruzioni.

La grande versatilità dei prodotti RiceHouse ha permesso di stringere importanti collaborazioni e realizzare diversi progetti, tutti aventi un obiettivo comune, la riduzione al minimo dell’impatto ambientale. Si passa, quindi, da progetti di ricostruzione, come per esempio Casa UD a Chamois (Ao) - che, grazie all’elevato isolamento della paglia di riso, non necessita di un impianto tradizionale di riscaldamento neppure durante l’inverno, quando vengono raggiunte temperature molto basse - a progetti di ristrutturazione e riqualificazione energetica, quali Casa NP a Sciolze (To), dove l’insieme degli interventi di isolamento e di finitura con intonaci biocompositi in calce di lolla hanno consentito di ottenere un edificio a bassa energia grigia, che minimizza le dispersioni e sfrutta gli apporti solari passivi. Un’importante collaborazione è quella che la start up ha stretto Wasp, azienda leader nel settore della stampa 3D: dopo il grande successo di Gaia, una casa di ultima generazione stampata in 3D con i materiali completamente naturali di RiceHouse, i bio-materiali sono stati impiegati per la realizzazione di Tecla, un habitat eco-sostenibile disegnato da Mario Cucinella e stampato con la tecnologia 3D di Wasp.