A Nacajuca si progetta un quartiere stampato in 3D per le famiglie

A Nacajuca si progetta un quartiere stampato in 3D per le famiglie povere del Messico.

'A Nacajuca si progetta un quartiere stampato in 3D per le famiglie povere del Messico.'
A Nacajuca si progetta un quartiere stampato in 3D per le famiglie povere del Messico.

A Nacajuca, cittadina nella regione di Tabasco, nella parte più a Est del Messico, un gruppo di tecnici e imprenditori formato dall’associazione statunitense New Story in collaborazione con la società messicana di edilizia sociale Échale e la società statunitense di tecnologie per l’edilizia Icon, promuovono un progetto sociale che prevede la realizzazione di un complesso residenziale, per famiglie bisognose, realizzato con l’ausilio di stampante 3D, ciò che caratterizza l'intervento è il suo fine sociale. Il complesso comprenderà 50 alloggi per altrettanti nuclei familiari, selezionati con l'aiuto dell'amministrazione locale fra quelle che risultano avere un reddito mensile medio di solo 76 dollari.

In un’intervista rilasciata alla CNN, Brett Hagler, CEO e co-fondatore di New Story, ha dichiarato che le famiglie povere di Nacajuca vivono attualmente con circa 3 dollari al giorno in baracche fatiscenti dove non è neanche possibile tenere lontana l'acqua durante la stagione delle piogge. Grazie a questo progetto quelle stesse famiglie avranno la possibilità di trasferirsi nel nuovo quartiere: è stato stabilito infatti che per il nuovo alloggio le famiglie dovranno pagare solo 21 dollari al mese per 7 anni, grazie ai contributi delle associazioni no profit e a donazioni private, dopo di che l'abitazione sarà automaticamente riscattata.

Le case sono realizzate dalla stampante Vulcan II messa a disposizione dalla società Icon che spande il cemento attraverso un ugello, strato per strato, completando le strutture principali dell’edificio. Una vera rivoluzione che permette di costruire un’abitazione di quasi 50 metri quadrati in sole 24 ore, impiegando un cemento tre volte più resistente di quello usato comunemente in edilizia. Vulcan II è una stampante lunga 10 metri che emette la miscela attraverso ugelli e tramogge comandate da un sistema remoto. Le abitazioni sono state progettate per proteggere le famiglie povere del Messico dal rischio sismico e sono capaci di resistere in caso di inondazioni. Ogni edificio si sviluppa su una superficie di 47 metri quadrati con due camere da letto, un bagno, un soggiorno e una cucina; avrà pareti e reticoli curvi per migliorare il flusso d’aria e una base rinforzata per aiutarla a resistere ai terremoti. La partnership fra Échale e la New Story consentirà di completare le parti degli edifici che non possono essere stampate in 3D.

Il progetto inoltre ha previsto delle dotazioni tecnologiche che consentono alle abitazioni di adattarsi alle condizioni climatiche locali, grazie all’aggiunta di pannelli termoisolanti negli interstizi della struttura di base.

I lotti di terreno per il quartiere e le infrastrutture necessarie alle urbanizzazioni sono state garantite dal governo locale, che provvederà all'allaccio delle utenze e ad una corretta illuminazione esterna delle abitazioni sui due fronti, offrendo così alla popolazione del quartiere anche maggiore sicurezza personale.