Arricchimento senza giusta causa: alcune sentenze rilevanti

Arricchimento senza giusta causa: alcune sentenze rilevanti

'Arricchimento senza giusta causa: alcune sentenze rilevanti'
Arricchimento senza giusta causa: alcune sentenze rilevanti

Estraneo all’occupazione sine titulo è anche il paradigma dell’arricchimento senza causa (art. 2041), nel quale l’assenza di giusta causa dello spostamento patrimoniale non riveste il carattere dell’antigiuridicità, mentre la diminuzione patrimoniale che qui si fa valere corrisponde a un danno per la presenza di un fatto illecito. (Cass. Civ. Sez. U., 15/11/2022, n. 33659)

La cessazione delle attività da parte di una società importatrice, può costituire un motivo non imputabile alla Stato membro e se lo stesso aveva anticipato delle somme come cauzione a fronte di dazi doganali antidumping da recuperare a carico dell’importatore, queste somme possono costituire ingiusto arricchimento dell’Unione europea e vanno restituite. (Trib. I grado UE Sez. VI, 11/05/2022, n. 151 )

L’azione generale di arricchimento ex art. 2041 c.c. presuppone che la locupletazione di un soggetto a danno dell’altro sia avvenuta senza giusta causa, quindi quando essa rappresenta la conseguenza di un contratto o di un altro rapporto non può dirsi che la causa manchi o sia ingiusta, almeno fino a quando il contratto o il diverso rapporto conservino rispetto alle parti e ai loro aventi causa la propria efficacia obbligatoria. Dunque, l’assenza di giusta causa non può essere (utilmente) invocata quando l’arricchimento sia conseguenza di un contratto o di altro rapporto compiutamente regolato (ancora in vita). (Corte App. Milano Sez. III, 05/04/2022, n. 371)

Per la domanda di arricchimento senza giusta causa la sussistenza del requisito del depauperamento, richiesto dall’art. 2041 c.c. come presupposto per l’esercizio dell’azione generale di arricchimento, richiede la dimostrazione che il convenuto non ha alcun titolo per giovarsi di quanto corrisponde alla perdita patrimoniale, subita dall’istante senza la propria volontà e senza un’adeguata esplicita causa giuridica; pertanto, il diritto all’indennizzo non può essere riconosciuto se il depauperamento è giustificato da una ragione giuridica, come quando sia avvenuto per una spesa fatta dall’istante nel proprio esclusivo interesse, sia pure con indiretta utilità altrui. (Trib. Lecce Sez. II, 17/03/2022, n. 757)

La domanda di arricchimento senza causa può essere proposta anche per la prima volta in appello, purché prospettata sulla base delle medesime circostanze di fatto fatte valere in primo grado. (Cass. Civ. Sez. II, 24/11/2020, n. 26694)

L’azione di arricchimento senza causa, avendo natura residuale, non è legittimamente esperibile qualora il danneggiato abbia la facoltà di esercitare un'altra azione tipica nei confronti dell'arricchito onde evitare il pregiudizio economico paventato. (Cass. Civ. Sez. VI, 06/03/2020, n. 6404)

AVV. GIUSEPPINA MARIA ROSARIA SGRO'