È morto Giancarlo Fassina, il

È morto Giancarlo Fassina, il "Mago della luce".

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È morto Giancarlo Fassina, il "Mago della luce".

ll “Mago della LuceGiancarlo Fassina si è spento all’età di 84 anni. L’architetto e designer se n’è andato lo scorso venerdì 29 marzo, l’annuncio è stato dato dall’Adi, l’Associazione per il disegno industriale. "Mago della luce", come era affettuosamente chiamato da molti suo colleghi designer, da oltre mezzo secolo, era specializzato nella progettazione di apparecchi per illuminazione. Ha collaborato con le più importanti aziende del settore: la luce era il suo mestiere, in ogni sua forma ed espressione.

Il suo nome è legato a una delle icone del design italiano, la lampada Tolomeo di Artemide, progettata con Michele De Lucchi e premiata con il Compasso d’Oro nel 1989. Simbolo di quel design italiano capace di essere reinterpretato nel corso del tempo con nuove tecnologie. Tolomeo nacque dal desiderio di reinterpretare la lampada da lavoro, che fino a quel momento era stata la Naska Loris degli Anni ’30. Michele De Lucchi progettò i meccanismi e le molle con un sistema ispirato ai trabucchi dei pescatori, che hanno una corda guida per manovrare la rete; aggiungendo un elemento che permetteva di spostare la lampada con una mano, magari per puntarla dove la matita dell’architetto sta disegnando. Altro dettaglio inconfondibile era il foro nella parte superiore del paralume, per dissipare calore, ma anche per una soffusa luce indiretta. Un successo immediato, un sistema poi declinato in vari colori e funzioni, non più solo lavoro, ma un’icona del made in Italy : dai 37 cm di altezza per la Micro ai 3 metri per quella da terra, il "sistema Tolomeo" include anche la versione a morsetto, quella da soffitto e anche quella outdoor.

Nato a Milano nel 1935, Fassina si diploma all'Istituto superiore di ingegneria di Friburgo e si laurea in architettura al Politecnico della stessa città. Inizia la carriera come responsabile della progettazione in un'azienda produttrice di motori endotermici e relative applicazioni industriali. Alla soglia dei 30 anni entra in Artemide, azienda milanese specializzata nella produzione di accessori per l'illuminazione (fondata da Ernesto Gismondi e Sergio Mazza nel 1959) con il compito di strutturare il settore tecnico-progettuale e il reparto di modellistica e prototipazione dei nuovi prodotti. E proprio durante questa fase lavorativa che Fassina partecipa attivamente alla definizione di tutti i prodotti Artemide. A stretto contatto con i migliori designer del tempo, segue la creazione di alcuni dei grandi successi del marchio, dal sistema Aggregato, progettato con Enzo Mari, a Dinarco, con Carlo Forcolini. A lui si devono anche importanti progetti di illuminazione di mostre: dalla diciassettesima Triennale di Milano, Il Progetto Domestico, alla quale lavorò con Mario Bellini nel 1986, alla mostra su Francesco Hayez a Palazzo Reale in anni più recenti, l’illuminazione del Teatro Fossati, sempre nel capoluogo lombardo, studiata con Marco Zanuso nel 1985. A partire dal 2001 collabora con altre aziende di primo piano (Luceplan, Nemo, Caimi Brevetti e altre ancora) per le quali progetta lampade e sistemi di illuminazione.