Titolo secondo del codice deontologico forense. Rinuncia al mandato e adempimenti connessi

Dopo aver affrontato analiticamente le norme introduttive contenute nei Principi Generali, completando la trattazione dei doveri e degli obblighi tipizzati nel Titolo II, con “Rapporti con il cliente e con la parte assistita” (art. 23 sgg), con l'assunzione dell'incarico e i doveri connessi, questa lezione riguarda gli altri obblighi e doveri dell'Avvocato a partire dall'art. 32 e fino all'art. 36 relativi alla rinuncia al mandato.

 I doveri in trattazione, oltre a caratterizzarsi come norme di per sé precettive, completandosi e integrandosi per la parte sanzionatoria con l'art. 53, Legge 31.12.2012, n. 247 e con l'art. 20 Regolamento C.N.F. 21.2.2014, n.2, costituiscono fondamento delle disposizioni tipizzate descritte nei Titoli II, III, IV. V. VI dello stesso Codice Deontologico.

 In particolare l'incontro sarà specificatamente rivolto ad approfondire i doveri indicati nel Codice Deontologico, che trovano riferimento e sono attuazione e completamento degli artt. 1, 2 e 3 della Legge Professionale, e del Codice Civile (oltre che nel Codice Penale) riguardanti la rinuncia al mandato e gli obblighi consequenziali.

 Tra di doveri dell'avvocato nei riguardi del cliente sono particolarmente disciplinati l'obbligo di restituzione dei documenti; le azione per la riscossione dei compensi dovuti dall'ex clente; il divieto di attività professionale senza titolo, per la corretta costituzione del madato, con richiami alla conseguente nullità del contratto di mandato, in osservanza della disciplina contenuta negli artt. 1325, 1418, 2229 e 2231, e perdita del diritto al compenso. ttività della prestazione professionale, sia della correttezza dei comportamenti nei rapporti con gli assistiti, i Colleghi, i Magistrati e altri.

 Gli obblighi tassativamente indicati costituiscono espressione e manifestazione dei doveri contenuti nei principi generali rappresentati dal dovere di fedeltà, dal dovere di diligenza, dal dovere dal dovere di competenza, dal dovere di aggiornamento professionale e di formazione continua, che sono fondati sul rapporto di fiducia e finalizzati ala tutela dell'affidamento della collettività, sulla propria attività professionale: i doveri sono riflesso, oltre che della specificità della funzione difensiva, della rilevanza sociale della funzione, essendo preposta alla tutela dei diritti.