Riqualificazione delle scuole in 365 giorni: a Torino si può

Riqualificazione delle scuole in 365 giorni: a Torino si può

'Riqualificazione delle scuole in 365 giorni: a Torino si può'
Riqualificazione delle scuole in 365 giorni: a Torino si può

Edilizia scolastica sostenibile e innovativa grazie al doppio concorso lanciato da Fondazione Agnelli e Compagnia di San Paolo

È giunto al termine il cantiere durato un solo anno delle due scuole medie Giovanni Pascoli e Enrico Fermi, i due istituti di “Torino fa scuola”. Le due scuole, al centro di procedure gemelle promosse nel 2016 da Fondazione Agnelli e Compagnia di San Paolo con la collaborazione dell’Assessorato all’Istruzione e all’Edilizia Scolastica della Città di Torino, hanno partecipato ad un progetto condiviso per ripensare nuovi spazi didattici in maniera sostenibile, secondo gli orientamenti della pedagogia innovativa. L’iniziativa intrapresa tre anni fa tramite il Concorso “Torino fa scuola” si poneva l’obiettivo di avviare una riqualificazione incentrata su un’idea di scuola che guarda ad un futuro più sostenibile e flessibile, attraverso il rinnovo e la riqualificazione degli ambienti scolastici. Inoltre la trasformazione doveva riguardare due scuole medie cittadine differenti a livello tipologico, nella collocazione e per periodo di costruzione. Queste differenze hanno reso i due istituti potenziali “modelli” di riferimento, diventando laboratori di sperimentazione.

Nel progetto dell’istituto Enrico Fermi, tipico edificio scolastico della seconda metà del ‘900 situato nel cuore dei quartieri storici della città, gli architetti vincitori, Alberto Botter e Simona della Rocca, hanno ridisegnato lo stato di fatto proponendo sul fronte due nuovi volumi dai quali si innescano gli spazi all’aperto. Grande attenzione è stata posta allo studio dell’involucro e al paesaggio esterno come prosecuzione del programma didattico interno, organizzato in sezioni diverse al cui interno è possibile ammirare un giardino con un elevato numero di piantumazioni (superiori agli alberi abbattuti). Il progetto è stato sviluppato grazie alla partecipazione dell’intera comunità scolastica, sviluppando competenze didattiche innovative utili al processo di digitalizzazione della scuola italiana che coinvolge inevitabilmente lo spazio fisico di apprendimento. La riqualificazione dell’istituto diventa anche occasione per offrire nuovi servizi ad uso pubblico, rendendoli fruibili alla collettività. Nel giardino difatti vi è un’area dedicata alla ristorazione con una biblioteca che può trasformarsi, all’occorrenza, in un auditorium a servizio della città di Torino.

L’edificio dell’istituto Giovanni Pascoli, invece, di proprietà di Fondazione per la Scuola, ma nelle disponibilità del Comune e risalente al 1890, non ha subito modifiche agli esterni essendo un di un complesso storico sottoposto a tutela. Il vincitore, poi progettista, è il gruppo guidato dallo studio torinese Archisbang (Silvia Minutolo e Marco Giai Via) che è stato affiancato da Area Progetti e supportato, nella fase esecutiva e nel cantiere, da Consorzio Compagnia di San Paolo-Sistema Torino. Alla base del progetto vi è un lavoro di condivisione delle idee, durato circa un anno, un processo di partecipazione che ha coinvolto presidi, famiglie, insegnanti e alunni per comprendere le esigenze di ciascuno ed elaborare un’idea di scuola e di didattica da mettere a punto attraverso la co-progettazione. Gli Archisbang e Area Progetti hanno formulato un concept basato su dei cardini principali, attorno ai quali si sviluppano degli spazi flessibili, tra cui l’atrio, trasformato in uno spazio relax per gli studenti e al contempo in un nuovo foyer che si apre al contesto urbano. La biblioteca a diversi piani rappresenta il perno del nuovo istituto, con un’emeroteca aperta alla collettività sin dalle prime ore del mattino. In linea con il concetto di una scuola del futuro sorgono spazi tecnologici e confortevoli, in cui gli insegnanti hanno a disposizione uffici con angolo cottura e aree destinate al ricevimento dei genitori. Infine, la presenza di un terrazzo coperto consente la creazione di laboratori sperimentali e orti per favorire un processo di sensibilizzazione al green sin da giovani.