La nuova stazione delle Ferrovie Appulo Lucane : un progetto

La nuova stazione delle Ferrovie Appulo Lucane : un progetto dell'archistar Stefano Boeri.

'La nuova stazione delle Ferrovie Appulo Lucane : un progetto dell'archistar Stefano Boeri.'
La nuova stazione delle Ferrovie Appulo Lucane : un progetto dell'archistar Stefano Boeri.

L'infrastruttura è finanziata dalla Regione Basilicata con fondi del Fesr 2014-2020, sarà rimessa a nuovo e diventerà un biglietto da visita di Matera capitale europea della cultura 2019.

Presentato a Maggio il progetto di ammodernamento della stazione di Matera centrale delle Ferrovie Appulo Lucane, disegnata dallo studio dell'architetto Stefano Boeri,il cantiere ha iniziato a prendere forma da Giugno e l'opera dovrà essere completata entro Maggio 2019. Il Presidente delle Ferrovie Appulo Lucane, Matteo Colamussi, presentando a Casa Cava il progetto della nuova stazione Fal di Matera centrale ha dichiarato:“Un gioco di squadra che consente di vincere una sfida contro il tempo e di lasciare alla Città di Matera una traccia tangibile, un progetto dal grande valore architettonico ma anche simbolico, perché la nuova stazione Fal di Matera pensata e disegnata dall’architetto Stefano Boeri, nel 2019 sarà il biglietto da visita per i turisti di Matera capitale della cultura, ma dopo resterà un’opera architettonica ed una infrastruttura simbolo di un’azienda pubblica che funziona”.

Il progetto prevede la ristrutturazione edilizia dell’esistente stazione di Matera centrale delle Ferrovie appulo lucane, unica ferrovia che raggiunge la Capitale della Cultura del 2019. Il progetto intende restituire maggiore visibilità alla stazione, che è ripensata non più come un edificio il cui unico compito da assolvere è di servizio necessario e sufficiente al collegamento ferroviario, ma un vero e proprio landmark urbano, adeguato alla primaria funzione urbana e territoriale che il nuovo servizio aspira ad assolvere, al passo con l'importante ruolo internazionale che sta per assumere Matera.

L'idea dell'archistar è quella di creare "una porta d'accesso al mondo", l'edificio sarà il simbolo della città dei sassi, con una pensilina immediatamente riconoscibile e uno spazio ipogeo a cielo aperto. L'intervento consiste nella ristrutturazione edilizia con riqualificazione funzionale della stazione esistente e del relativo materiale tecnologico e ferroviario e nella realizzazione di un nuovo spazio di accoglienza e servizi. Una grande apertura ricavata nel solaio di copertura della galleria interrata, di forma rettangolare e per un’estensione di circa 440 metri quadrati, mette in relazione diretta le due parti della stazione, fuori terra e dentro terra, portando luce naturale ed aria al tunnel sottostante completamente riqualificato. A questo primo importante intervento di rinnovo si aggiunge un nuovo edificio che assolve tutte le funzioni di accoglienza, biglietteria, collegamenti e servizi della stazione e infine l’elemento di principale visibilità, una nuova grande copertura di dimensioni pari a 44 m per 33 m, e circa 12 m di altezza. La pensilina, che avrà una copertura fotovoltaica, trasforma lo spazio esterno in una piazza coperta fruibile ai viaggiatori e allo stesso tempo ai cittadini e turisti che potranno quindi avvalersi di un nuovo spazio pubblico di incontro, attesa, transito, passeggio, si ridarà nuova vita ad un luogo della città privo di una propria identità e valenza urbana. La copertura fotovoltaica consentirà una produzione di 55.218 kwh di energia l’anno, con un risparmio di 33 barili di petrolio evitando l’emissione in atmosfera 36.996 kg di anidride carbonica. Il costo dell’opera è pari a 5,5 milioni di euro, finanziati con fondi Por-Fesr della Regione Basilicata.

“La Nuova Stazione – spiega l’architetto Boeri – è pensata per divenire uno spazio pubblico riconoscibile, parte integrante della piazza pedonale che va a riconfigurare e riqualificare, direttamente collegata ai principali assi di accesso alla città storica situata a pochi passi. La filosofia è quella di immaginare che la stazione diventi un luogo pubblico, una piazza, che sollevando il suolo e facendo entrare la luce anche sulla fascia a livello dei binari cambi il modo di arrivare a Matera. Matera è una città ipogea e la piazza della Visitazione avrà caratteristiche simili. Abbiamo lavorato con la pietra locale, che sarà protagonista anche per la presenza di questo grande muro che poi realizzarà l’edificio della stazione.". In una recente intervista Boeri ha dichiarato,inoltre, che: “si è voluto non solo creare un luogo di arrivo ma anche di interazione sociale attraverso la grande copertura metallica che protegge la doppia altezza in contrasto con il grande muro che verrà realizzato in tufo, la pietra locale. Materiali a contrasto quindi quelli innovativi della pensilina e il tufo locale impiegato in una grande parete”.

«L'architettura - ha precisato - con un suo intervento determina sempre una modifica, abbiamo ragionato cercando di fare attenzione alle caratteristiche del luogo. C'è una piazza molto grande, ci sono edifici molto alti (il centro direzionale) e non era difficile determinare una modificazione importante. Naturalmente è molto contenuto quello che abbiamo fatto e credo che riuscirà a creare uno spazio nuovo per la vita dei visitatori e dei cittadini, di tutti i fruitori della Fal, perché cambia il modo di arrivare a Matera».

Matera per Stefano Boeri rappresenta : “uno dei grandi tesori di questo Paese. Uno scrigno di storia, cultura e natura insieme ma ancora sconosciuto ai più. Il 2019 è una occasione unica per mostrare questa qualità che è insieme geologica, paesaggistica e architettonica. Perché Matera non è solo i Sassi ma è nella storia dell’architettura e urbanistica italiana del Novecento. Matera è Adriano Olivetti, Carlo De Carlo, Carlo Aymonino: personaggi straordinari che hanno fatto di Matera una delle capitali europee dell’architettura”.