Fotovoltaico ed architettura.

Fotovoltaico ed architettura.

'Fotovoltaico ed architettura.'
Fotovoltaico ed architettura.

Il mondo delle costruzioni, nel corso degli ultimi decenni, si è trasformato ed ha sviluppato una maggior attenzione al tema della sostenibilità, dato che è uno dei settori responsabili di una grossa fetta di consumo delle risorse naturali. Il risparmio energetico e la sostenibilità, oltre ad un obiettivo fondamentale per un futuro green, sono anche fonte di stimolo per architetti e ingegneri. Un esempio è la costante ricerca di innovazione e integrazione nelle architetture dei sistemi per le energie rinnovabili, come il fotovoltaico.

Il fotovoltaico è ecosostenibile poiché si tratta di una delle fonti energetiche veramente rinnovabile e inesauribile, le celle fotovoltaiche di ultima generazione hanno drasticamente aumentato la propria efficienza ed è possibile recuperare l’investimento in un tempo ragionevole grazie ai pannelli fotovoltaici a basso costo, al risparmio sulla bolletta e ai numerosi incentivi fiscali. Inoltre, i moduli fotovoltaici sono sempre più versatili e leggeri, diventando un vero e proprio componente architettonico utilizzato soprattutto nella copertura delle pensiline a protezione dei posti auto o nei rivestimenti di facciata. I sistemi tecnologici necessari all’uso di energia pulita, sono ormai accessibili e questo ha permesso una maggior sperimentazione e diffusione. Basti pensare che, secondo i dati relativi al primo semestre del 2019, il fotovoltaico e l’eolico hanno raggiunto in Italia i loro massimi storici.

La tecnologia per l’utilizzo dell’energia solare si è sviluppata molto e oggi sono presenti sul mercato moltissime soluzioni, che permettono anche una totale integrazione del fotovoltaico con l’architettura. Integrare il fotovoltaico, significa renderlo parte dell’oggetto architettonico, arrivando a sostituire alcuni componenti tecnologici dell’edificio, assolvendo anche ulteriori funzioni a quella della produzione di energia. Alcuni esempi di integrazione architettonica sono le tegole fotovoltaiche, i pannelli per facciate o l’utilizzo di vetri fotovoltaici. Inoltre, quando integrato, il fotovoltaico non assolve solo la funzione della produzione di energia, ma anche quella relativa al componente che sostituisce. Vediamo alcuni esempi di perfetta integrazione tra architettura, eco sostenibilità e fotovoltaico.

La scuola internazionale di Copenaghen costruita nel 2017 ha fin da subito colpito per la sua innovazione: per la facciata fotovoltaica sono stati utilizzati 12.000 pannelli fotovoltaici colorati, per una superficie totale di 6.048 metri quadrati. Un record mondiale, reso possibile dalla tecnologia sviluppata dalla Scuola Politecnica Federale di Losanna, che ha ottenuto la realizzazione di pannelli verde mare grazie ad un apposito trattamento, senza ridurne l’efficienza. La facciata produce in un anno circa 300 MWh, che soddisfano circa la metà dei fabbisogni energetici della scuola.

A Torino il supermercato Lidl può essere “incoronato” come centro commerciale più sostenibile d’Italia. Il punto vendita è stato realizzato recuperando un ex edificio per allestimenti fieristici su un'area di 4500mq. La copertura ospita un sistema di pannelli solari fotovoltaici, ma anche superfici a verde e degli orti su circa 1.400 mq . L’edificio, inoltre, si caratterizzerà per delle vasche per la raccolta dell’acqua piovana e per le stazioni di ricarica delle auto elettriche. Si tratta del primo punto vendita Lidl al mondo ad avere degli orti urbani sul tetto.

Il record per il tetto fotovoltaico più grande d’Europa andrà a Bologna, per il tetto fotovoltaico che verrà installato sulla copertura del nuovo mercato ortofrutticolo della città. L’impianto avrà una potenza di 450 kWp e sarà abbinato ad un sistema d’accumulo (50 kWp-210 kWp), che garantiranno il soddisfacimento dell’80% della domanda energetica dell’edificio e di circa 200 famiglie. Grazie a questa soluzione, il Caab si avvicina al traguardo del 100% rinnovabile, prodotto in loco.