Destinatari:
Il corso è destinato a tutti i professionisti, responsabili IT e non solo, che si trovano a dover identificare, quantificare e valutare gli impatti di carattere incidentale connessi alla presenza sul territorio di impianti produttivi, infrastrutture e reti tecnologiche che, per alcune sostanze trattate, possono costituire fonti di pericolo.
Programma:
Nella prima parte del corso viene introdotto il concetto di analisi dei rischi. Essa ha l’obiettivo di permettere di determinare il livello di ciascun rischio sulla base della combinazione di 2 fattori:
- la probabilità che l’evento si verifichi cioè l’ “indice di frequenza”;
- la gravità delle conseguenze, cioè l’ “indice di gravità”.
Il risultato dell’analisi ci può permettere di valutare se il rischio insito in un impianto o in una qualunque situazione di lavoro, è accettabile, oppure se sarà necessario prendere delle ulteriori misure protettive o di mitigazione.
Ma di quali rischi stiamo parlando? In questa esposizione non ci riferiamo a rischi di natura economica ma ai rischi tecnologici, cioè a quelli in cui un evento negativo può portare, oltre che ad un danno economico, delle conseguenze sulle persone, sulle cose o sull’ambiente.
Sono disponibili molti metodi di analisi dei rischi , che si differenziano tra loro non soltanto per le modalità di sviluppo e per il fatto di essere prevalentemente qualitativi o anche quantitativi, ma soprattutto per la fase - progettuale , operativa o di manutenzione - in cui vengono più opportunamente applicati.
In questo corso si esaminano quindi brevemente i più comuni metodi di analisi di rischio, quali l’analisi operativa ( HAZOP ) , il metodo degli strati di protezione ( LOPA ) illustrandoli, dopo la descrizione delle modalità operative e dei relativi vantaggi e svantaggi, mediante alcuni esempi numerici svolti e ragionati.
Nella seconda parte del corso verranno approfondite le analisi più complesse e di carattere prevalentemente quantitativo in relazione alla valutazione, in particolare, delle probabilità di accadimento di un evento negativo vale a dire la Fault Tree Analysis, la Event Tree Analysis e la Failure Mode and Effect Analysis.
La tecnica dell’albero dei guasti ( Fault Tree Analysis , FTA ) è una tecnica di analisi dei rischi specificamente adottata per la valutazione della frequenza attesa o, in altri termini , della probabilità di accadimento di un evento : si tratta quindi di una tecnica “quantitativa”. L’ analisi FTA non è una tecnica recente : è nata intorno agli anni '60, assieme ad altri metodi di controllo dei processi di produzione, presso i laboratori Bell Telephone a seguito degli studi sulla affidabilità dei componenti , ed ha trovato sempre maggiori occasioni di applicazione in vari settori della produzione e, più recentemente, anche in quello dei servizi, risultando uno dei metodi più efficaci nell’analisi dell’affidabilità dei sistemi e nella valutazione delle probabilità di accadimento di un evento.
L’albero degli eventi (Event Tree Analysis, ETA) è invece una tecnica di analisi che parte dall’accadimento di un evento originatore che analizza i possibili scenari che possono avere origine da detto evento a seguito del corretto o del mancato funzionamento dei sistemi di protezione, del mancato intervento di un operatore ecc.: il tutto in relazione alle circostanze operative ed anche ambientali.
L’analisi delle avarie (Failure Mode and Effect Analysis, FMEA) cioè “analisi delle modalità di guasto e dei relativi effetti ” o , più semplicemente, “ analisi delle avarie ” è infine un metodo per identificare le possibili modalità di guasto ( failure mode ), cioè i motivi per i quali qualcosa può non funzionare, che possano verificarsi durante un progetto, la fabbricazione o , più frequentemente, il funzionamento di una apparecchiatura ( ma anche, in generale, durante la realizzazione di un prodotto o di un servizio ) e i relativi effetti ( effect analysis ).
Nella terza ed ultima parte del corso verranno esaminate 3 tipi di analisi, molto diversi tra di loro: QRA (Quantitative Risk Analysis), Bow–tie e “What – if ?”
L’Analisi quantitativa dei rischi (Quantitative Risk Assessment, QRA) è un metodo sistematico e quantitativo orientato al calcolo delle conseguenze sull’uomo ( in particolare per gli operatori) e sull’ambiente, e degli scenari che possono verificarsi all’interno di un impianto a seguito del rilascio indesiderato di sostanze pericolose ( infiammabili, esplosive o tossiche ) : questo metodo si avvale di software dedicati per valutare il movimento e la diffusione della nube di gas, e per determinare delle curve di iso-concentrazione della sostanza pericolosa, e quindi di “iso-rischio“.
Il metodo bow-tie è un metodo più semplice, tipicamente qualitativo, che permette di visualizzare in un unico diagramma, da un lato le cause ( threats ) che possono condurre ad un top event e dall’altro le relative conseguenze ( consequences ).
Il metodo “what-if “ è infine un metodo di carattere generale, che, partendo dalla disponibilità di dati di riferimento, consiste nel porsi una domanda e nel formularne la relativa risposta, anche forzando le possibili conseguenze, di cosa può accadere a seguito di un errore umano, del malfunzionamento di un componente o anche di un fenomeno naturale che possa verificarsi durante un processo di produzione, una sequenza operativa o una operazione di finanza.