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Da struttura fatiscente a Smart building e gioiello architettonico: la nuova sede di ALD AUTOMOTIVE a Roma

Fonte foto:https://www.casaeclima.com/ar_36461__Un-intelligent-building-nel-cuore-di-Roma.html

Cool Projects, la società romana specializzata in project management e in energy design management ha trasformato una struttura fatiscente in un gioiello architettonico, partendo dallo scheletro in cemento armato è nato uno smart building, grazie alla Building automation e ad un intervento di reingegnerizzazione ed efficientamento energetico.

Architettura e domotica sono state applicate per la realizzazione di questo smart building nel quartiere Eur di Roma, nel cuore della Capitale. Autore della trasformazione in un edificio moderno, di quello che solo fino a pochi anni fa era ancora uno scheletro in cemento armato, è stata Cool Projects, società specializzata in project management e in energy design management, che nel 2016 ha iniziato una profonda ristrutturazione su un primo restyling che già nel 2008 consentì a Saipem, di utilizzarlo per la propria sede romana (fino al 2015). Palazzo ALD Automotive si è convertito in un perfetto Intelligent Building, tra i più avanzati della città. Oggi il palazzo di proprietà Immobilcinque (Gruppo Valle Giulia) è la prestigiosa sede della multinazionale dell’autonoleggio a lungo termine e fleet management ALD Automotive. Il progetto di restyling, portato avanti dall’architetto Jacopo Rizzi e dallo staff tecnico coordinato da Cool Projects, ha riguardato il completamento degli esterni dell’edificio e la riconfigurazione degli spazi interni secondo le esigenze del nuovo locatario e della proprietà. Si è trattato di un lavoro sinergico, durante il quale collaborazione, convergenza di interessi e partecipazione tra i vari attori in causa hanno dato vita ad un progetto di notevole impatto visivo a livello architettonico ed altamente funzionale in termini di impianti e domotica. Alcuni elementi sono rimasti integri come le facciate principali Est e Ovest ritmate da una maglia a moduli quadrati composti da un grande vetro trasparente centrale, che va da solaio a solaio, e da lesene rettangolari orizzontali e verticali in vetro satinato che nascondono i solai e i pilastri che corrono in aderenza. Un modulo, questo, che è stato utilizzato come unità di misura per proporzionare parti del progetto. L’adeguamento alla normativa antincendio ha però “imposto” la realizzare di una seconda scala collocata sul lato Sud e la messa in conformità, innalzandole l’altezza, del solaio di copertura. Ma ciò che ha dato nuova vita all'aspetto esterno è stata la realizzazione di una cornice - curvilinea sul lato Nord e rettangolare a Sud - che, abbracciando l'intero edificio, nasconde le scale antincendio e protegge l’ultimo piano dall'irraggiamento solare e dalle intemperie. L'intera cornice è composta da pannelli compositi di Alucobond, con finitura esterna in alluminio satinato, intervallati e fissati da pressori su cui sono applicate delle ogive in alluminio che sottolineano sia la verticalità che l'orizzontalità dei volumi riconnettendo visivamente le linee maglia che anima i prospetti principali. La scelta dell’Alucobond e della sua finitura in alluminio è stata fatta per inserire il nuovo intervento allineandolo con i materiali già presenti nell'edificio. La cornice che abbraccia la scala antincendio sul lato Nord presenta dei tagli orizzontali come prese d'aria mentre sul versante Sud appare un'unica grande asola verticale ad agire come presa d'aria. Al piano terra, sui due prospetti principali, sono stati realizzati due grandi portali di ingresso che servono a segnalare a dipendenti e ai visitatori i punti di accesso principali all'edificio. I due portali, inseriti e proporzionati seguendo il ritmo delle facciate, sono composti da pannelli in Alucobond con finitura color antracite metallizzato che permette loro di staccarsi e mettersi in evidenza rispetto al resto delle facciate. Sulla sommità di questi portali sono state inserite due grandi lastre in vetro a sbalzo che hanno il compito di proteggere lo spazio sottostante dalle intemperie. Un altro elemento importante del progetto è rappresentato da due pensiline vetrate di connessione tra le quattro scale esterne provenienti dalle autorimesse dei piani sottostanti e i portali di ingresso: un percorso protetto dalla pioggia e ben evidenziato da un effetto galleria trasparente. La sistemazione delle aree perimetrali del lotto, in fase di completamento, prevede la realizzazione di un parco urbano che sarà articolato in più zone immerse in una sistemazione a verde con prato e alberature in cui verranno realizzati dei gazebo, delle tettoie, un teatro all’aperto per la sosta, il pranzo e il lavoro dei dipendenti, ma anche una pista per il running e un’area dove verrà posizionato un macchinario multifunzionale per un completo allenamento fisico. Le facciate Est e Ovest sono state rivestite con pellicola filtrante trasparente per contenere l’irraggiamento solare verso l’interno del fabbricato e abbattere i costi di gestione. Sul prospetto Ovest è stata disegnata e applicata, una pellicola one-way a colori con il logo dell’azienda mentre sui prospetti Nord e Sud sono state posizionate le insegne luminose dell’azienda. L’edificio si sviluppa su 11 piani di cui due interrati adibiti ad autorimessa, un piano terra riservato all’accoglienza e al ristoro, 7 piani destinati a uffici, e l’ultimo piano rivolto ad attività dirigenziale. Tutte le tramezzature interne, ad eccezione dei blocchi destinati ai servizi igienici, sono state demolite secondo la logica dell’open space. L’edificio, inoltre, rappresenta un esempio importante in termini di efficientamento energetico, raggiungendo la più alta classe di riferimento, nonostante le grandi superfici vetrate, dotato di un sistema di Building Automation realizzato da Cool Projects, capace di controllare tutti parametri funzionali dello stabile, consentendo agli utenti l’intuitiva gestione delle condizioni ambientali tramite semplici touch screen. Cool Projects si è occupata anche della progettazione e della direzione dei lavori per gli impianti elettrici, meccanici e speciali e ha sviluppato i sistemi hardware e software di supervisione e controllo.


La scuola NZEB di Bisceglie: tra edilizia passiva ed esperienze sensoriali

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La scuola Nzeb di Luca Peralta, struttura modello per sostenibilità nata dai concorsi Qualità Italia

La nuova Scuola dell’infanzia “Sandro Pertini” a Bisceglie (BT) nasce da un lavoro interdisciplinare di progettazione architettonica, strutturale e impiantistica che ha permesso di raggiungere obiettivi prestazionali elevati: l’edificio ricade in classe energetica A4 ed è classificato tra gli edifici NZEB, ad “energia quasi zero”. Inoltre ha già ottenuto un importante riconoscimento: Legambiente l'ha inserita tra le 10 best practice italiane in una pubblicazione dedicata alle scuole innovative.

Inaugurata nell’agosto 2017 insieme alla prospiciente piazza pedonale, la scuola di Bisceglie nasce dal programma sperimentale Sensi Contemporanei - Qualità Italia, che fu promosso nel 2004 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Ministero dello Sviluppo Economico e attuato d'intesa con sette Regioni del Sud Italia. Il progetto fu aggiudicato nel 2009 a Peralta - design & consulting (capogruppo mandataria) e a 3TI Progetti Italia(mandante) con il progetto “Terra Madre”. L’idea vincitrice immaginava l’edificio stesso come uno strumento didattico che stimolasse i bambini a scoprire le esperienze sensoriali che permettono di conoscere il mondo esterno, evocando un legame profondo con la Natura.

La scuola sorge in zona 167, in un'area periferica della città pugliese, insieme alla piazza antistante, anch'essa progettata da Peralta nell'ambito del concorso. La planimetria dell’edificio è caratterizzata da uno schema che celebra il legame con la Madre Terra: fasce di spazi di servizio si alternano a spazi serviti, principalmente aule, in una scansione rigida il cui ritmo è dato da setti murari paralleli interrotti da una forma fluida, un corridoio anulare che racchiude una corte interna. Questo spazio, che ricorda un grembo materno, è stato immaginato come una vera e propria aula a cielo aperto.

«Quando affronti un progetto in un concorso - racconta Peralta - inizi dal programma che ti viene assegnato e questo richiedeva una scuola a sei sezioni. Poi applichi i criteri della normativa e ne deduci che ogni sezione deve avere i suoi bagni e i suoi spogliatoi di pertinenza. Così, dal punto di vista compositivo, ci è sembrato naturale iniziare ad affrontare il foglio bianco immaginando delle righe che potessero essere calibrate sulle dimensioni - derivanti dalla normativa - di aule e bagni. Allo stesso tempo abbiamo iniziato ad applicare un principio strutturale e a rapportare il progetto al lotto, orientando in maniera corretta le aule. Ne derivava una pianta estremamente profonda, quindi questo ritmo di spazi serviti e di servizio è stato poi rotto da una forma fluida».

Ogni singolo aspetto del progetto è contraddistinto da una forte sensibilità verso l’ ambiente ed è volto al contenimento dei fabbisogni energetici: l’orientamento dell’edificio e degli spazi; la forma della struttura; la corte centrale che consente la ventilazione e l’illuminazione; l’ottimo isolamento termico; le ampie vetrate rivolte a sud delle aule e quelle del corridoio anulare che si affacciano sulla corte interna (dotate di vetro-camera e controllo solare). Per l’involucro, in particolare, è stato utilizzato un sistema costruttivo in setti portanti di muratura armata POROTON®, con spiccate caratteristiche di isolamento termico ed acustico, di inerzia termica e dalle elevate prestazioni antisismiche e antincendio.

Sia all’interno che all’esterno della scuola, nell’antistante piazza comunale, sono installate lampade Led. Nell'edificio è inserito un sistema di raccolta e stoccaggio dell’acqua piovana utilizzata per irrigare il giardino didattico. Si è scelto di utilizzare energia proveniente da fonti rinnovabili, ricorrendo a una pompa di calore ad elevate prestazioni ed efficienza e a 40 kW di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica: quest'ultima può essere immagazzinata in batterie ed essere utilizzata all’occorrenza, in caso di maltempo e per illuminare la piazza e le strade circostanti.

Il progetto “Madre Terra” veicola anche un messaggio ecologico e una nuova didattica di scoperta, partecipazione e apprendimento grazie a nuove esperienze multisensoriali all’aperto. I sensi dei bambini vengono stimolati dalle ampie vetrate delle aule, rivolte a sud e decorate da rappresentazioni stilizzate di ecosistemi e colori, e dalle varie tipologie di pavimentazione. Le piante aromatiche e i vegetali della macchia mediterranea che crescono nella corte interna completano la stimolazione sensoriale, insieme ad orti, vivai e alberi da frutta nel giardino perimetrale. La Scuola comunica con la piazza comunale, progettata con giochi per i bambini. Sono presenti porzioni di terreno lasciato incolto per permettere ai bambini di osservare la crescita delle piante spontanee, blocchi posati a secco su sabbia (per un maggiore effetto drenante) e ghiaia di diverse colorazioni nelle fasce laterali della piazza e nei giardini della scuola.


Condomini+ 4.0: da Enea un’App per la riqualificazione energetica degli edifici

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L’applicazione gratuita per smartphone e tablet consente di effettuare più rilievi e di salvare sul dispositivo i dati per poter gestire l’indagine in più fasi

Circa la metà del patrimonio edilizio italiano è stato costruito prima del 1970 e ad oggi è rappresentato da edifici vetusti e non più in grado di soddisfare specifici requisiti strutturali ed energetici. Il futuro del mercato immobiliare, pertanto, coincide con la necessità di riqualificare il patrimonio edilizio esistente. Tale necessità è stata colta anche dal governo attraverso le diverse tipologie di incentivi, Ecobonus e Sismabonus, che dal 1° Gennaio 2018 costituiscono, se applicati congiuntamente sui condomini, un Superbonus per la riqualificazione: 80-85% di detrazione fiscale da spalmare i 10 anni fino a un importo massimo di 136 mila euro per unità immobiliare.

Un target preciso da cui partire per la riqualificazione sono quindi i condomini italiani. A tal proposito l’ENEA ha messo a disposizione l’App Condomini+ 4.0 per supportare i professionisti nella diagnosi energetica e strutturale, consentendo di automatizzare la fase di raccolta dati e di ottenere rapidamente una classificazione dell’edificio.

Il nuovo progetto ENEA nasce nell’ambito del Piano triennale di Informazione e Formazione per l’efficienza energetica e mira a promuovere la qualificazione dei soggetti che operano nell'ambito dei servizi energetici e a mettere in sicurezza i condomini italiani.
La procedura, sotto forma di applicazione che opererà su piattaforma Android e iOS, prevede la valutazione indicizzata preventiva dello stato di fatto e l’identificazione delle principali criticità strutturali ed energetiche. Per quanto riguarda la parte energetica, il sistema fornisce soluzioni innovative e pacchetti d’interventi, calibrati secondo specifici budget, rispetto al ciclo di vita ed all’utilizzo dell’edificio. Attraverso una visione integrata, la procedura tiene conto degli aspetti tecnici, tecnologici, sociali, culturali ed economici, favorendo la consapevolezza e il coinvolgimento degli utenti finali.

L’applicazione assegnerà per la parte energetica una serie di soluzioni per ogni criticità/urgenza inseribili ed integrabili nei processi manutentivi che interessano gli immobili residenziali, mentre per la parte strutturale evidenzierà le principali criticità, fornendo indicazioni sulle priorità di intervento. In tal modo potranno essere implementate sia le prestazioni energetico-strutturali dell’edificio e mantenuti gli obiettivi di fruibilità, comfort, sicurezza e conservazione del valore dell'immobile.

La struttura funzionale dell’applicativo è costituita da schede informative raggruppabili in due macro-aree riguardanti la valutazione energetica e la valutazione strutturale. L'applicativo pertanto consentirà al tecnico di gestire il rilievo energetico/strutturale dell’edificio e di valutare le indicazioni di intervento per migliorarne la funzionalità. A tal fine nell'App sono contenute schede di rilievo e di valutazione studiate per svolgere in modo semplice e rapido l’indagine sull’edificio residenziale. Compilati i dati di input richiesti nelle diverse sezioni si ottengono come output: il report del rilievo eseguito, il file di interscambio dati, il livello della prestazione energetica e degli interventi necessari, il livello di intervento atteso e il livello di priorità di intervento e soprsttutto la classificazione strutturale ed energetica dell’edificio. Per la parte strutturale la procedura non costituisce una valutazione di vulnerabilità sismica, che deve sempre essere svolta secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Anche per quanto riguarda la parte energetica, non si potrà prescindere dalla costruzione del modello con la caratterizzazione dell’involucro e degli impianti tecnici al fine di conoscere gli impatti sull’edificio degli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica in termini di riduzione del consumo energetico.

Lo sviluppo della App Condomini+4.0 è stata affidata a Logical Soft, software house italiana con una lunga esperienza nello sviluppo di software tecnico e applicazioni dedicate all’edilizia.


Il progetto + GAS per la produzione di biometano da energia elettrica rinnovabile.

Fonte foto:https://https://sostenibilita.enea.it/projects/gas

Obiettivi fondamentali delle nuove politiche energetiche, sviluppatesi in Italia ed in Europa, negli ultimi anni, sono l’incremento dello sfruttamento di fonti rinnovabili e il contenimento delle emissioni inquinanti. Trasformare l’energia elettrica da fonti rinnovabili in un combustibile pulito da utilizzare per autotrasporto o per uso domestico è l’obiettivo alla base della realizzazione del progetto +GAS, progetto coordinato dall’ENEA, che è stato selezionato tra i progetti vincitori del Bando per progetti di ricerca industriale strategica rivolti all’innovazione in ambito energetico (DGR n.1097/2015) della Regione Emilia-Romagna, in attuazione del POR-FESR 2014-2020.

Nel contesto del progetto è stato analizzato un innovativo processo ‘Power to Gas’ che permette di trasformare l'energia elettrica in eccesso prodotta da fonti rinnovabili non programmabili (fotovoltaico, eolico) in idrogeno e successivamente in combustibile (biometano) per autotrazione o da immettere nella rete di distribuzione del gas naturale. Il combustibile viene prodotto insufflando idrogeno e anidride carbonica in appositi digestori dove, mediante utilizzo di batteri selezionati ad hoc, avviene la trasformazione in biometano.

“L’incremento di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non programmabili come il fotovoltaico o l’eolico può generare degli eccessi di offerta rispetto alla domanda. Da qui l’interesse per soluzioni che consentono di recuperare l’elettricità prodotta in eccesso, trasformandola in biometano per autotrazione o da immettere in rete”, ha sottolineato Giuseppe Nigliaccio, ingegnere del Dipartimento tecnologie energetiche dell’ENEA e coordinatore del progetto +GAS.

La novità di questo processo sta nell’abbinare sinergicamente il tema dell'accumulo energetico, con lo sviluppo di nuovi combustibili rinnovabili ed anche con la riduzione delle emissioni di anidride carbonica che altrimenti verrebbe emessa in atmosfera.

L’ing. Migliaccio ha chiarito: “Per poter arrivare a una ‘realizzazione su scala industriale’ occorre prima implementare la tecnologia attraverso la costruzione di impianti pilota su scala reale. La presenza di incentivi, l’aumento dell’efficienza ed una riduzione dei costi di realizzazione e gestione dell’impianto, potrebbero rendere la tecnologia utilizzabile già dai prossimi anni”.

Le apparecchiature sperimentali realizzate per il progetto e i risultati ottenuti sono stati presentati in anteprima nella manifestazione: Ecomondo.


Il decalogo di ENEA per risparmiare in bolletta.

Fonte foto:https://www.ideegreen.it/come-risparmiare-coi-termosifoni-52801.html

L’arrivo dell’inverno e delle basse temperature porta l’accensione dei termosifoni nella maggior parte delle case italiane, ENEA propone dieci regole pratiche per scaldare al meglio le proprie abitazioni e risparmiare evitando sprechi, sanzioni e brutte sorprese in bolletta. Ne riportiamo una breve descrizione.

La prima regola, e non solo un consiglio utile, è quello di effettuare la manutenzione degli impianti, sia per motivi di sicurezza che per evitare sanzioni. Chi non effettua la manutenzione del proprio impianto rischia una multa a partire da 500 euro (DPR 74/2013). È importante controllare la temperatura degli ambienti. La norma stabilisce una temperatura fino a 22 gradi, ma 19 gradi sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Inoltre, per ogni grado abbassato si risparmia dal 5 al 10% sui consumi di combustibile; risulta anche dannoso per la nostra salute stare in un ambiente troppo riscaldato, oltre essere dispendioso per le tasche. Il tempo massimo di accensione giornaliero è indicato per legge, cambia a seconda delle 6 zone climatiche in cui, per norma, è suddivisa l’Italia. Nei comuni in fascia “E”, Nord Italia e Appennino, per esempio, gli impianti, date le temperature, possono essere accesi dal 15 ottobre al 15 aprile per un massimo di 14 ore al giorno, nei comuni in fascia “B”, Sud Italia e Isole, dove il clima si presume essere più mite, i riscaldamenti possono essere accesi dal 1 dicembre al 31 marzo per un massimo di 8 ore giornaliere. L’installazione di pannelli riflettenti tra il muro ed il termosifone rappresenta un piccolo e semplice “trucco” efficace per ridurre le dispersioni di calore. Avere cura di chiudere le persiane, le tapparelle o chiudere le finestre attraverso l’utilizzo di tendaggio; creare quindi uno schermo per le finestre durante la notte, permette di ridurre le dispersioni di calore verso l’esterno. Stare attenti alla disposizione dei termosifoni evitando di collocare tende o mobili davanti agli stessi, o evitare di usare i radiatori come asciuga biancheria, questo ne ostacola la diffusione di calore ed è fonte di sprechi. Attenzione inoltre a non lasciare troppo a lungo le finestre aperte: per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti. Chiedere a un tecnico di effettuare una diagnosi energetica dell’edificio è il primo passo da compiere per valutare lo stato d’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. La diagnosi suggerirà gli interventi da realizzare valutandone il rapporto costi benefici. Oltre ad abbattere i costi per il riscaldamento fino al 40%, gli interventi diventano più convenienti se si usufruisce delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici: l’ecobonus che consente di detrarre dalle imposte IRPEF ed IRES dal 50% all’85% delle spese sostenute, a seconda della complessità dell’intervento. Dal 2015 la legge consente di installare solo caldaie a condensazione (tranne poche eccezioni). In un’ottica di risparmio energetico e di soldi, è opportuno valutare la sostituzione del vecchio generatore di calore con uno a condensazione oppure a pompa di calore ad alta efficienza, a biomassa o con sistema ibrido. Ove possibile è opportuno integrare questi impianti con collettori solari termici e/o impianti fotovoltaici. Anche per la realizzazione di questi interventi è possibile usufruire dell’ecobonus e, limitatamente agli impianti fotovoltaici, delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie. Se si vuole utilizzare la domotica, cronotermostati e regolatori di presenza elettronici consentono di regolare a distanza la temperatura degli ambienti e il tempo di accensione degli impianti di riscaldamento, in modo da mantenerli in funzione quando necessario; anche per questi interventi si può usufruire dell’ecobonus. Infine applicare valvole termostatiche, queste apparecchiature servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni, consentendo di non superare la temperatura impostata per il riscaldamento degli ambienti. Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre fino al 20% i consumi.