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Condomini+ 4.0: da Enea un’App per la riqualificazione energetica degli edifici

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L’applicazione gratuita per smartphone e tablet consente di effettuare più rilievi e di salvare sul dispositivo i dati per poter gestire l’indagine in più fasi

Circa la metà del patrimonio edilizio italiano è stato costruito prima del 1970 e ad oggi è rappresentato da edifici vetusti e non più in grado di soddisfare specifici requisiti strutturali ed energetici. Il futuro del mercato immobiliare, pertanto, coincide con la necessità di riqualificare il patrimonio edilizio esistente. Tale necessità è stata colta anche dal governo attraverso le diverse tipologie di incentivi, Ecobonus e Sismabonus, che dal 1° Gennaio 2018 costituiscono, se applicati congiuntamente sui condomini, un Superbonus per la riqualificazione: 80-85% di detrazione fiscale da spalmare i 10 anni fino a un importo massimo di 136 mila euro per unità immobiliare.

Un target preciso da cui partire per la riqualificazione sono quindi i condomini italiani. A tal proposito l’ENEA ha messo a disposizione l’App Condomini+ 4.0 per supportare i professionisti nella diagnosi energetica e strutturale, consentendo di automatizzare la fase di raccolta dati e di ottenere rapidamente una classificazione dell’edificio.

Il nuovo progetto ENEA nasce nell’ambito del Piano triennale di Informazione e Formazione per l’efficienza energetica e mira a promuovere la qualificazione dei soggetti che operano nell'ambito dei servizi energetici e a mettere in sicurezza i condomini italiani.
La procedura, sotto forma di applicazione che opererà su piattaforma Android e iOS, prevede la valutazione indicizzata preventiva dello stato di fatto e l’identificazione delle principali criticità strutturali ed energetiche. Per quanto riguarda la parte energetica, il sistema fornisce soluzioni innovative e pacchetti d’interventi, calibrati secondo specifici budget, rispetto al ciclo di vita ed all’utilizzo dell’edificio. Attraverso una visione integrata, la procedura tiene conto degli aspetti tecnici, tecnologici, sociali, culturali ed economici, favorendo la consapevolezza e il coinvolgimento degli utenti finali.

L’applicazione assegnerà per la parte energetica una serie di soluzioni per ogni criticità/urgenza inseribili ed integrabili nei processi manutentivi che interessano gli immobili residenziali, mentre per la parte strutturale evidenzierà le principali criticità, fornendo indicazioni sulle priorità di intervento. In tal modo potranno essere implementate sia le prestazioni energetico-strutturali dell’edificio e mantenuti gli obiettivi di fruibilità, comfort, sicurezza e conservazione del valore dell'immobile.

La struttura funzionale dell’applicativo è costituita da schede informative raggruppabili in due macro-aree riguardanti la valutazione energetica e la valutazione strutturale. L'applicativo pertanto consentirà al tecnico di gestire il rilievo energetico/strutturale dell’edificio e di valutare le indicazioni di intervento per migliorarne la funzionalità. A tal fine nell'App sono contenute schede di rilievo e di valutazione studiate per svolgere in modo semplice e rapido l’indagine sull’edificio residenziale. Compilati i dati di input richiesti nelle diverse sezioni si ottengono come output: il report del rilievo eseguito, il file di interscambio dati, il livello della prestazione energetica e degli interventi necessari, il livello di intervento atteso e il livello di priorità di intervento e soprsttutto la classificazione strutturale ed energetica dell’edificio. Per la parte strutturale la procedura non costituisce una valutazione di vulnerabilità sismica, che deve sempre essere svolta secondo quanto previsto dalla normativa vigente. Anche per quanto riguarda la parte energetica, non si potrà prescindere dalla costruzione del modello con la caratterizzazione dell’involucro e degli impianti tecnici al fine di conoscere gli impatti sull’edificio degli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica in termini di riduzione del consumo energetico.

Lo sviluppo della App Condomini+4.0 è stata affidata a Logical Soft, software house italiana con una lunga esperienza nello sviluppo di software tecnico e applicazioni dedicate all’edilizia.


Calcestruzzo : innovazione nel campo degli additivi.

Fonte foto:https://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2017-08-03/atlantia-rileva-29percento-dell-aeroporto-bologna-1645-milioni-094605.shtml?uuid=AEDLmB8B

L’industria dei materiali edili, sfruttando le nuove tecnologie e le nuove strumentazioni a disposizione della ricerca, si sta evolvendo sempre di più verso soluzioni innovative e moderne che possano soddisfare le più svariate esigenze del mercato. Nel settore delle grandi infrastrutture si sta cercando di rendere più smart i nuovi processi di costruzione, ma ci si sta concentrando anche sugli interventi di manutenzione e ristrutturazione dell’esistente, che spesso richiedono delle tempistiche lunghe non compatibili con una resa ottimale del servizio. Un esempio di intervento di manutenzione definibile smart è la pista d’atterraggio dell’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, chiusa per lavori, è tornata operativa dopo sole 36 ore trascorse dal getto del calcestruzzo. Lavori resi possibili, in tempo record, grazie all’impiego di una speciale miscela a presa rapida, frutto di ricerche condotte negli ultimi anni dalla società Calcestruzzi Spa di proprietà del gruppo Italcementi.

Il calcestruzzo, che si ottiene dall’azione combinata di acqua, sabbia e ghiaia amalgamate insieme da un legante, solitamente cementizio, può offrire differenti prestazioni in base all’eventuale aggiunta di particolari additivi, che svolgono un ruolo fondamentale e che mirano a migliorarne le caratteristiche di resistenza meccanica, la durabilità, la lavorabilità e il processo di indurimento del materiale.

Il calcestruzzo ad alte prestazioni o HPC, High Performance Concrete, è un conglomerato connotato da un basso rapporto acqua/cemento e dall’impiego di aggiunte minerali e di aggregati di frantumazione di notevole qualità. Si possono raggiungere elevati livelli di resistenza e durabilità grazie a dei superadditivi, ad aggiunte minerali e ad inerti di alta qualità come basalto, quarzite e granito. Il calcestruzzo ad alte prestazioni soddisfa particolari requisiti prestazionali per la facilità di messa in opera e la compattazione del calcestruzzo fresco senza segregazione, per la resistenza meccanica iniziale e la tenacità, per la stabilità di volume e la vita di servizio in ambienti aggressivi. Come evoluzione dei calcestruzzi HPC, attualmente è in fase di ricerca avanzata, la messa a punto di calcestruzzi speciali ad altissima resistenza meccanica, spesso fibrorinforzati, denominati RPC, Reactive Powder Concrete, con prestazioni straordinarie molto superiori a quelle del calcestruzzo HPC. Gli RPC prevedono l’aggiunta di fibre alla miscela, additivata con superfluidicanti e dotata di fumo di silice e sabbia quarzosa come aggregato, per accrescerne ulteriormente la resistenza meccanica.

Nel calcestruzzo a presa rapida la qualità del materiale si fonde con la velocità d’esecuzione dell’opera. I tempi di maturazione, ovvero di indurimento del materiale fluido, si riducono sensibilmente, passando da circa 28 giorni di stagionatura del calcestruzzo tradizionale a pochi giorni o addirittura poche ore necessarie per un calcestruzzo arricchito con particolari additivi acceleranti di presa e di indurimento. Gli additivi acceleranti, spesso a base di silicati di sodio, svolgono il ruolo di aumentare la velocità di idratazione del cemento, ovvero la reazione chimica alla base della maturazione. In genere, sono spesso utilizzati di fronte a un clima freddo (la velocità di idratazione provoca un aumento della temperatura del fluido) o per concludere una lavorazione in tempi più brevi. Il calcestruzzo, indurendo prima, sviluppa rapidamente la sua resistenza meccanica. Il velocissimo rifacimento del manto della pista aeroportuale, che rientra nella attività di manutenzione straordinaria dell’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, è stato possibile anche grazie all’utilizzo di una particolare miscela di calcestruzzo a presa rapida della Calcestruzzi Spa, gettata con scarico diretto da betoniera, consentendo agli aerei di percorrere la pista d’atterraggio dopo sole 36 ore dal getto. La scelta di un materiale dalle elevate caratteristiche tecniche è stata fondamentale per poter dare agli utenti la quasi continuità del servizio aeroportuale, riducendo quindi notevolmente i tempi di chiusura di un tratto di pista lungo circa 1 kilometro e 300 metri e del grande raccordo che connette la pista al terminal. La particolare miscela a presa rapida è stata utilizzata in Italia per la prima volta, e rientra in una più vasta gamma di prodotti che, a seconda delle necessità, è in grado di assicurare tre diversi livelli di performance corrispondenti a tre differenti tempistiche: 4, 12 e 36 ore di indurimento dopo il getto. Le ricerche del gruppo Italcementi, iniziate nel 2010 nei laboratori di Bergamo, hanno fornito un prodotto innovativo utile per agevolare la realizzazione e la manutenzione delle grandi infrastrutture.

Il gruppo Italcementi, tramite la sua società Calcestruzzi Spa, promuove la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti high-performance da immettere sul mercato delle costruzioni.


ENEA : studio sugli effetti benefici dei tetti giardino sul microclima urbano.

Fonte foto:https://www.cosedicasa.com/casa-in-fiore/balcone-terrazzo/il-tetto-giardino-solo-vantaggi-56027

Gli esperti di efficienza energetica del Centro Ricerche ENEA Casaccia-Roma, che già avevano messo in luce i benefici dei “cappotti verdi” in città durante la stagione più calda, hanno condotto un ulteriore studio sui benefici della presenza di giardini pensili in città anche durante il periodo invernale. Riescono ad assorbire fino al 50% di acqua piovana e ne regolano il deflusso nel sistema idrico della città: sono queste le due principali funzioni “invernali” sia delle coperture vegetali sui tetti che dei giardini pensili, che riescono a generare anche una ventilazione naturale lungo la superficie esterna degli edifici, mitigando l’umidità causata dalla pioggia.

I tetti verdi risultano particolarmente efficaci nel periodo estivo. Grazie alla loro funzione di ‘cappotto verde’, riescono ad abbattere la temperatura del lastrico solare anche di 25 gradi centigradi, con una forte riduzione del flusso di calore verso l’interno dell’abitazione”, illustra Carlo Alberto Campiotti del Dipartimento Unità Efficienza Energetica dell’ENEA. “Ma d’inverno le coperture vegetali sono altrettanto utili, anche se sotto altri aspetti. Migliorano l’isolamento termico degli ultimi piani delle abitazioni e contribuiscono a ridurre la pericolosità di eventi meteorologici estremi, come forti acquazzoni e piogge torrenziali, che si abbattono sempre più spesso sulle città a causa del cambiamento climatico ormai in atto nell'area mediterranea”.

Esistono, sostanzialmente, tre tipologie di tetti verdi: estensivo, quello realizzato nel centro ENEA, intensivo e semi-intensivo. Si differenziano per le caratteristiche delle specie vegetali e la stratigrafia di costruzione, che è data dallo strato di impermeabilizzazione e di drenaggio e dalla “copertura verde”, cioè lo strato vegetativo e il substrato di coltivazione. Si differenziano per le caratteristiche delle specie vegetali e la stratigrafia di costruzione, che è data dallo strato di impermeabilizzazione e di drenaggio e dalla “copertura verde”, cioè lo strato vegetativo e il substrato di coltivazione.

La copertura realizzata da ENEA sul tetto della “Scuola dell’energie” è una nuova e sperimentale copertura vegetale: uno spessore di terreno di appena 20 cm accoglie piante resistenti sia all’aridità del suolo che al freddo (varie specie di Sedum ed erbe perenni, come l’Echium, noto come “erba viperina”), caratteristiche che le rendono ideali per quasi tutte le regioni della penisola e perfette per giardini a bassa manutenzione. Gli esperti hanno chiarito: “Questa copertura vegetale di tipo estensivo non supera i 100 kg di peso per metro quadro, ma quando viene irrigata, o in caso di pioggia, può arrivare a pesare fino a 6 volte tanto perché, al pari di una spugna, trattiene l’acqua anche per 2-4 ore prima di farla defluire lungo i discendenti dell’edificio. E questo è uno dei motivi per cui, nella fase di progettazione di un tetto verde, è fondamentale che un tecnico effettui anche il calcolo statico dell’edificio”.

E’ proprio per l’impatto benefico che i tetti e terrazzi verdi hanno sulla riduzione dei consumi legati al riscaldamento e al raffrescamento, che rappresentano il 40% dei consumi totali di energia, che la Commissione europea incoraggia la diffusione in città di tetti e pareti verdi, giardini pensili, siepi e alberi attraverso la specifica direttiva Ue 2018/844 del 30 maggio 2018. Anche in Italia sembra nascere una maggiore consapevolezza e sensibilità su questo argomento, per la prima la legge di bilancio 2018 ha previsto il cosiddetto “bonus verde”, che consiste in una detrazione IRPEF delle spese sostenute per la “sistemazione a verde” di aree scoperte di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze e recinzioni. Non dimentichiamo che tetti e terrazzi rappresentano il 20% della superficie totale delle città e ricoprirli di vegetazione avrebbe un impatto significativo sul microclima urbano.


Ultime novità dal Salone internazionale della Ceramica per l’architettura e dell’Arredobagno 2018

Fonte foto:https://www.professionearchitetto.it/mostre/notizie/25364/Cersaie-2018-Richard-Rogers-a-Bologna-con-una-lectio-magistralis

Il convegno inaugurale della trentaseiesima edizione del Cersaie 2018, Salone internazionale della Ceramica per l’architettura e dell’Arredobagno, avvenuto lunedì 24 settembre presso l’Europauditorium del Palazzo dei Congressi di Bologna, dal titolo “Sostenibilità e salubrità: la ceramica Made in Italy nella competizione internazionale”, ha toccato tematiche come la salubrità del prodotto e degli ambienti di lavoro, la produzione sostenibile, l’attenzione all’ambiente e soprattutto il ruolo centrale che dovrà svolgere l’Europa per la sfida di competitività a livello internazionale. Lo sviluppo sostenibile e la responsabilità sociale sono scelte consolidate per l’industria della ceramica italiana che ha investito negli anni ingenti risorse verso questi obiettivi. I risultati raggiunti sono considerevoli e sono parte integrante della leadership delle produzioni made in Italy sui mercati internazionali, dove però si stanno accumulando tensioni commerciali che richiedono una forte presenza europea per assicurare condizioni di far trade negli scambi. La capacità competitiva di un settore manifatturiero come la ceramica italiana può essere mantenuta e sviluppata solo con un forte impegno di sistema, che accompagni le azioni e gli investimenti delle imprese.

Durante il salone è stato presentato inoltre lo studio annuale condotto da Houzz, una piattaforma online che veicola idee e proposte per la ristrutturazione e il design, che ha analizzato le necessità di riqualificazione e le modalità di messa a norma degli oltre 7.400 italiani che hanno ristrutturato casa nel 2017. Questa edizione dell’indagine si riferisce a una vasta gamma di progetti di rinnovamento realizzati nel 2017: dalle ristrutturazioni e ampliamenti d’interni, alle integrazioni di impianti domestici, fino ai miglioramenti di esterni. I dati raccolti includono le spese affrontate in passato e quelle già pianificate, il coinvolgimento di professionisti, le motivazioni e le sfide che hanno influenzato i progetti completati, nonché gli interventi previsti per il 2018. La community che ha partecipato al sondaggio è composta di oltre 40 milioni di utenti unici mensili di Houzz a livello globale. Il bagno risulta essere in cima alla lista delle ristrutturazioni di interni per frequenza di rinnovo, con una spesa mediana di 5.000€ per bagni grandi (oltre 5m²) e 4.300€ per bagni piccoli (entro 5m²). Se i miglioramenti in termini di estetica (63%) e funzionalità (58%) restano le principali motivazioni della ristrutturazione, anche l’aumento del valore della casa per una futura messa in vendita è un importante incentivo al cambiamento per quasi un proprietario su sei (15%). In effetti, nel 70% dei casi la ristrutturazione ha avuto un impatto positivo sul valore della casa, e secondo il 18% dei proprietari l’aumento del valore della casa è pari all’intero costo del progetto o addirittura maggiore. L’indagine di Houzz evidenzia anche che c’è una richiesta di professionisti in forte aumento: oltre 9 rispondenti su 10 hanno scelto di assumere un professionista per i lavori di ristrutturazione (91%).

Silvia Foglia, Country Operations Manager di Houzz Italia dichiara: “Gli italiani continuano a essere molto favorevoli a rinnovare la propria abitazione: a dimostrarlo gli importanti progetti realizzati all’interno delle abitazioni anche quest’anno, soprattutto per quanto riguarda la stanza da bagno e la cucina. La decisione a favore del rinnovo degli spazi è spinta dal valore aggiunto che questi progetti hanno dato alle case dei proprietari presenti all’interno della nostra Community”.

Uno dei momenti più attesi e partecipati è stata la lectio magistralis dell’architetto Richard Rogers. Tra le opere più note di Lord Rogers, oltre al Centre Pompidou, si ricordano l’edificio Lloyd’s of London Insurance a Londra, il Palazzo della Corte Europea per i Diritti dell’Uomo di Strasburgo, il Daimler complex di Potsdamer Platz a Berlino, il Palazzo di Giustizia di Anversa, il Senedd di Cardiff, il Millenium Dome di Londra, il Terminal 4 dell’Aeroporto di Madrid-Barajas e il Terminal 5 dello scalo londinese di Heathrow. Una sua celebre citazione è: “Lascerò questa città non meno, ma più bella di come l’ho trovata era l’antico giuramento del cittadino ateniese ed è l’ambizione alla base del mio lavoro”. L’architetto, vincitore del Pritzker Price nel 2007 (il Nobel dell’architettura), ha aperto con una constatazione: "Tutta l’architettura è moderna nella sua epoca ed è una espressione di quell’epoca". Ripercorrendo poi tutte le tappe principali della carriera, inclusa una sua certa iniziale perplessità nei confronti dell’opera forse più dirompente (per l’epoca) e sicuramente più famosa, il Centre Pompidou, Rogers ha sottolineato l’importanza del ruolo dei progettisti nella realizzazione di luoghi, chiusi o aperti che siano (nel Pompidou «lo spazio pubblico è la parte più importante dell’architettura») capaci di soddisfare le esigenze in continua trasformazione della società. Parlando appunto di «ruolo sociale» del suo lavoro.


Ecobonus : come funzionano i controlli ENEA sulle detrazioni fiscali

Fonte Immagine:https://www.guidafisco.it/legge-stabilita-ecobonus-65-spese-detrazione-come-funziona-1185

In Gazzetta ufficiale il decreto del Ministero dello Sviluppo economico che definisce procedure e modalità per l’esecuzione dei controlli da parte di ENEA sulla sussistenza delle condizioni per la fruizione dell’ecobonus.

Il decreto MISE dell’11 maggio 2018, pubblicato in Gazzetta ufficiale l’11 settembre, disciplina le “Procedure e modalità per l’esecuzione dei controlli da parte di ENEA sulla sussistenza delle condizioni per la fruizione delle detrazioni fiscali per le spese sostenute per interventi di efficienza energetica”. Entro il 30 giugno di ciascun anno, ENEA elabora e sottopone alla direzione generale per il mercato elettrico, le rinnovabili e l’efficienza energetica, il nucleare del Ministero dello Sviluppo economico un programma di controlli a campione sulle istanze prodotte in relazione agli interventi di efficienza energetica conclusi entro il 31 dicembre dell’anno precedente. L’art. 2 del decreto MISE definisce che i controlli Enea verranno effettuati su un campione dello 0,5% relativo ai contribuenti che hanno presentato domanda per le detrazioni fiscali del 50% o del 65% sugli interventi di ecobonus. Nel dettaglio l’art. 2 tiene conto delle richieste che soddisfano uno o più dei seguenti criteri:

  • • interventi che hanno diritto a una maggiore aliquota;
  • • le spese più elevate;
  • • criticità legate ai requisiti di accesso alla detrazione fiscale ed ai massimali dei costi unitari.

I tre criteri che faranno scattare i controlli da parte dell’Enea riguardano quindi l’aliquota del bonus, l’importo e l’analisi dei dati per poter beneficiare dell’ecobonus. Per ogni istanza soggetta a verifica, l’ENEA comunica tramite raccomandata o posta elettronica certificata l’avvio del procedimento di controllo al soggetto beneficiario della detrazione o, in caso di controllo effettuato su istanze per interventi su parti comuni condominiali, all’amministratore di condominio. Entro trenta giorni dalla ricezione della comunicazione il beneficiario/amministratore di condominio trasmette tramite PEC la documentazione prevista, sottoscritta da un tecnico abilitato nei casi in cui è prevista l’asseverazione circa il rispetto dei requisiti tecnici, o, negli altri casi, dall’amministratore per gli interventi sulle parti comuni o dallo stesso soggetto interessato per gli interventi sulle singole unità immobiliari. Nel caso di interventi che interessino gli impianti, dovranno essere trasmesse, inoltre, le copie della dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore e, se pertinente, del libretto di impianto. Il decreto disciplina, infine, le modalità per la rendicontazione delle spese relative al programma di controlli e la successiva erogazione dei relativi importi. In attesa del decreto che definirà i requisiti tecnici che devono soddisfare gli interventi che beneficiano delle agevolazioni, continuano a valere le disposizioni dei decreti 19 febbraio 2007 e 11 marzo 2008. L’esito della verifica sarà comunicato al beneficiario del bonus fiscale entro il termine di novanta giorni. Qualora la documentazione inviata risulti carente (anche a seguito di eventuali integrazioni richieste dall’Enea) l’accertamento avrà esito negativo. L’ENEA potrà, inoltre, effettuare sopralluoghi sui lavori effettuati, in una percentuale non inferiore al 3% degli interventi del campione selezionato, comunicandoli al beneficiario, nelle stesse modalità sopra indicate, ma con un preavviso minimo di 15 giorni. Il sopralluogo si svolgerà alla presenza del soggetto beneficiario della detrazione o dell’amministratore per conto del condominio e, quando pertinente, alla presenza del tecnico o dei tecnici firmatari della relazione di fine lavori. Tale controllo potrà essere rinviato per una sola volta e comunque andrà eseguito entro 60 giorni dalla comunicazione. Durante il sopralluogo, i tecnici Enea potranno acquisire atti, documenti, schemi tecnici ed effettuare rilievi fotografici. Al termine del controllo, i tecnici redigeranno un verbale contenente l’indicazione delle operazioni effettuate, della documentazione esaminata, delle informazioni acquisite e delle eventuali dichiarazioni dei firmatari della relazione di fine lavori, del beneficiario della detrazione o dell’amministratore del condominio, rilasciandone copia. Se il soggetto beneficiario della detrazione, o l’amministratore di condominio, si rifiutasse di sottoscrivere il verbale, ne sarà dato atto nel verbale stesso. Il controllo avrà esito negativo qualora fossero riscontrate differenze tra la documentazione trasmessa dal beneficiario della detrazione e le operazioni effettivamente realizzate; in tal caso, Enea invierà apposita relazione all’Agenzia delle Entrate sulle motivazioni degli accertamenti eseguiti, per valutare la decadenza dal beneficio.