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Toyota Woven City, la città giapponese del futuro

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Presentata al Ces 2020 da Toyota, il prototipo di ecosistema urbano funzionerà totalmente ad idrogeno

Battezzata Woven City, la città del futuro progettata da Toyota sarà un ecosistema connesso e alimentato da idrogeno. La città sarà realizzata su un’area di oltre 70 ettari alla base del monte Fuji in Giappone. Presentata all'edizione 2020 del Ces di Las Vegas, è pensata come un laboratorio vivente dove residenti e ricercatori a tempo pieno testeranno e svilupperanno tecnologie innovative come l'autonomia, la robotica, veicoli a guida automatica, le case intelligenti e coltivazioni idroponiche. L'inaugurazione del sito è prevista per l'inizio del 2021.

“Costruire una città completa dalle fondamenta, anche su piccola scala come questa, è un'opportunità unica per sviluppare le tecnologie del futuro, compreso un sistema operativo digitale per le infrastrutture della città. Con persone, edifici e veicoli tutti collegati e in comunicazione tra loro attraverso dati e sensori, saremo in grado di testare l'intelligenza artificiale connessa... sia nel mondo virtuale che in quello fisico... massimizzandone il potenziale”, ha dichiarato Akio Toyoda, presidente della Toyota Motor Corporation.

Toyota estenderà un invito aperto di collaborazione ad altri partner commerciali e accademici ed esorterà gli scienziati e i ricercatori interessati di tutto il mondo a venire a lavorare ai propri progetti in questo incubatore, unico nel suo genere, nel mondo reale. "Diamo il benvenuto a tutti coloro che sono ispirati a migliorare il nostro modo di vivere nel futuro, a trarre vantaggio da questo ecosistema di ricerca unico nel suo genere e ad unirsi a noi nella nostra ricerca per creare uno stile di vita e una mobilità sempre migliore per tutti", afferma Akio Toyoda.

Per la progettazione di Woven City, Toyota ha incaricato l'architetto danese Bjarke Ingels, CEO di Bjarke Ingels Group (BIG). "Uno sciame di tecnologie diverse sta cominciando a cambiare radicalmente il modo in cui abitiamo e viviamo le nostre città. Soluzioni di mobilità connesse, autonome, senza emissioni e condivise sono destinate a scatenare un mondo di opportunità per nuove forme di vita urbana. Con la portata delle tecnologie e dei settori a cui abbiamo potuto accedere e con cui abbiamo potuto collaborare grazie all'ecosistema aziendale Toyota, crediamo di avere con Woven City un'opportunità unica nell’esplorare nuove forme di urbanità che potrebbero aprire nuove strade da intraprendere per le altre città" afferma Bjarke Ingels.

La città è articolata su tre diverse tipologie di viabilità: quella riservata ai veicoli più veloci, quella dedicata a velocità inferiori come mobilità personale e pedoni ed infine percorsi assimilabili alle passeggiate nei parchi esclusivamente pedonali. I trasporti saranno tutti automatizzati e a zero emissioni. Gli edifici saranno realizzati per o più in legno per ridurre al minimo le emissioni di CO2, utilizzando le tradizionali tecniche di falegnameria giapponese combinate a sistemi produttivi robotizzati. Grazie alla presenza di pannelli fotovoltaici ubicati sui tetti degli edifici sarà possibile produrre energia solare oltre a quella generata dalle celle a combustibile a idrogeno. Le residenze saranno dotate delle più recenti tecnologie di domotica per assistere la vita quotidiana. Le case utilizzeranno l'intelligenza artificiale basata su sensori per controllare la salute degli occupanti, prendersi cura delle esigenze di base e migliorare la vita quotidiana, creando l'opportunità di utilizzare la tecnologia connessa con integrità e fiducia, in modo sicuro e positivo. La città sarà immersa nel verde grazie alla presenza di vegetazione autoctona e idroponica. Sottoterra, la città avrà un impianto di accumulo per l’idrogeno e uno per la filtrazione dell’acqua. Nel progetto è previsto anche un servizio di consegna diretta sotterraneo robotizzato. Una volta inaugurata, circa 2.000 persone saranno in grado di vivere nella Woven City, e Toyota ha già fatto sapere che darà la priorità ai propri ricercatori ma che aprirà anche spazi per pensionati, famiglie, rivenditori, scienziati e partner del settore.


Woven City, Toyota progetta la città del futuro.

fonte immagine:https://www.toyota.it/mondo-toyota/news-eventi/2020/toyota-woven-city-citta-futuro

Non era mai successo che un'azienda svelasse, in uno show dedicato alla tecnologia, il prototipo di una nuova città, tutto ciò, invece, è accaduto in occasione del CES, la fiera dell'elettronica di consumo a Las Vegas. Il colosso automobilistico Toyota ha svelato i piani per costruire un inedito centro abitativo, una vera città del futuro, su un'area di sito di oltre 70 ettari, alla base del monte Fuji in Giappone. Il progetto è stato battezzato Woven City e prevede la realizzazione di un ecosistema completamente connesso ed alimentato da celle a combustibile a idrogeno. Concepita come un vero e proprio laboratorio vivente, la città del futuro di Toyota offrirà abitazioni e servizi per residenti e ricercatori a tempo pieno che potranno testare e sviluppare tecnologie come guida autonoma, robotica, mobilità personale, smart home e intelligenza artificiale in un contesto globale.

«Costruire una città completa dalle fondamenta è un'opportunità unica per sviluppare le tecnologie del futuro, compreso un sistema operativo digitale per le infrastrutture della città. Con persone, edifici e veicoli tutti collegati e in comunicazione tra loro attraverso dati e sensori, saremo in grado di testare l'intelligenza artificiale connessa, sia nel mondo virtuale che in quello fisico, massimizzandone il potenziale», ha detto Akio Toyoda, presidente della Toyota Motor Corporation.

L'incarico per la progettazione è stato dato all'architetto danese, Bjarke Ingels, CEO del Bjarke Ingels Group (BIG) che ha firmato molte realizzazioni di alto profilo come il 2 World Trade Center di New York, la Lego House in Danimarca, ed i quartier generali di Google a Mountain View e a Londra. «Uno sciame di tecnologie diverse sta cominciando a cambiare radicalmente il modo in cui abitiamo e viviamo le nostre città. E noi crediamo di avere con Woven City un'opportunità unica nell’esplorare nuove forme di urbanità che potrebbero aprire nuove strade da intraprendere per le altre città», ha spiegato Ingles.

Il sito web della città prototipo ne illustra il futuro volto, su cui i giapponesi sono già al lavoro da alcuni mesi, come un ecosistema totalmente connesso e alimentato da celle a combustibile a idrogeno, tecnologia su cui da anni Toyota sta investendo importanti cifre. La città si articolerà su tre strade differenti: una destinata ai veicoli innovativi e più veloci (autonomi e a emissione zero, tra cui i pulmini e-Pallete, firmati Toyota), una circoscritta ai mezzi per la mobilità personale e ai pedoni e la terza dedicata ai percorsi per raggiungere i parchi e le molte aree verdi previste dal progetto. Questi tre linee direzionali si intrecceranno tra loro (Woven significa intreccio) in un contesto sostenibile caratterizzato da edifici realizzati principalmente in legno per ridurre al minimo l'impronta della CO2 e sfruttando le tradizionali tecniche di falegnameria giapponese e gli innovativi metodi di produzione robotizzati. Toyota prevede la presenza in tutta la città di vegetazione autoctona e zone per la coltura idroponica. Le residenze saranno dotate delle più recenti tecnologie di supporto, come la robotica domestica per aiutare la vita quotidiana e useranno l'intelligenza artificiale basata su sensori per controllare la salute degli abitanti, prendersi cura dei bisogni di base e migliorare la vita quotidiana. . Ovviamente, non mancheranno i pannelli fotovoltaici sui tetti per generare energia solare. Previsti anche parchi di quartiere e un grande parco centrale per il tempo libero, nonché una piazza centrale per incontri sociali, progettati per riunire la comunità. Toyota ha in progetto di popolare Woven City, che dovrebbe cominciare ad essere operativa all'inizio del 2021, con i dipendenti di Toyota Motor Corporation e le loro famiglie. La capacità iniziale di 2.000 persone sarà messa a disposizione anche per pensionati, commercianti, ricercatori e studenti (anche in visita) e partner del settore.