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Il progetto di norma UNI 1607547: “Indicazioni generali per il corretto utilizzo della termografia all’infrarosso”.

fonte immagine:https://www.infobuildenergia.it/approfondimenti/termografia-settore-edilizio-riqualificazione-bioedilizia-327.html

La Commissione UNI/CT 036, che si occupa delle prove non distruttive, ha proposto il progetto di norma UNI 1607547 dal titolo : “Indicazioni generali per il corretto utilizzo della termografia all’infrarosso”. Il progetto è destinato soprattutto ai nuovi utilizzatori, poichè si propone di dare informazioni di base per un corretto uso della termografia all’infrarosso. L’obiettivo è quello di creare un documento di base, di immediata consultazione, che richiami e integri le norme esistenti. A partire dal 19 febbraio, e fino al 4 marzo 2020, il progetto si trova nella fase dell’inchiesta pubblica preliminare.

La termografia è tra le indagini non distruttive maggiormente utilizzate nella diagnostica legate all’aspetto termico degli edifici, estremamente utile in tutte quelle applicazioni in cui la temperatura risulta essere un parametro importante anche ai fini della comprensione di fenomeni ad essa correlati.

La termografia è una tecnica diagnostica non distruttiva che sfrutta il principio fisico secondo cui qualunque corpo con una temperatura maggiore dello zero assoluto (-273,14°C), emette energia sotto forma di radiazione infrarossa. Lo strumento che converte l’energia emessa da un corpo (sotto forma di onde elettromagnetiche infrarosse) in un segnale digitale è la termocamera. La “visone dell’energia” rilevata dalla termocamera, viene rappresenta da un’immagine, abbinando una palette di colori con una scala di temperature. L’immagine ottenuta non è altro che la mappatura termica superficiale dell’oggetto. La termovisione quale mezzo di diagnosi non distruttiva presenta un vasto campo di applicazioni come il rilevamento dell'umidità, l’identificazione di elementi architettonici nascosti, l'individuazione di distacchi negli intonaci, la caratterizzazione materiale dell’edificio. Le discontinuità termiche causate dalla presenza di difetti o danneggiamenti, che si originano su una superficie muraria in seguito a riscaldamento, sono chiaramente evidenziabili nelle immagini termiche mediante l'impiego di termocamere ad alta risoluzione termica (0.05/0.01°C) e di opportune tecniche di imaging. In sintesi il metodo termografico può essere impiegato in tutte le situazioni dove la variazione della temperatura superficiale è attribuibile a discontinuità nelle proprietà del materiale.

La banca dati dell’inchiesta pubblica preliminare dei progetti di norma UNI fornisce i riferimenti generali del progetto (titolo, scopo/sommario, giustificazioni, benefici attesi) così da informare tempestivamente gli utenti circa l’intenzione di avviare lavori di normazione in determinati settori o su specifici temi. Questo servizio di informazione offre inoltre la possibilità per i progetti di norma nazionale di inviare commenti e di dichiarare il proprio interesse alla partecipazione ai lavori di normazione sui documenti attualmente in inchiesta. La banca dati raccoglie tutti i progetti avviati da UNI, quindi sia quelli la cui inchiesta pubblica preliminare è attualmente in corso, sia quelli la cui fase di inchiesta è terminata.


Pubblicato l'aggiornamento alla UNI/TS 11300-2:2019 sulle prestazioni energetiche degli edifici

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Le principali novità riguardano il calcolo del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti nel non residenziale

È stata pubblicata il 7 febbraio 2019 da UNI la norma UNI/TS 11300-2:2019 “Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale, per la produzione di acqua calda sanitaria, per la ventilazione e per l’illuminazione in edifici non residenziali” che sostituisce la versione del 2014.

Si tratta di un aggiornamento che riporta modifiche di lieve entità sulla metodologia di calcolo, per cui non si ritiene tale da richiedere una nuova procedura di verifica dei software commerciali e degli strumenti di calcolo della prestazione energetica degli edifici (ai sensi dell’art.7 del DM 26 giugno 2015, cosiddetto “Decreto Requisiti Minimi”) rispetto a quella attualmente in vigore. Tuttavia deve essere necessariamente recepita dagli operatori entro 90 giorni dalla pubblicazione.

La nuova norma rilasciata dall’Ente italiano di normazione prevede un adeguamento a carattere editoriale alla premessa e all’introduzione raccordandole alle UNI/TS 11300 pubblicate nel 2016, la conversione a testo normativo di una nota informativa sui sistemi di regolazione, l’aggiunta di un’appendice sul calcolo dei fabbisogni energetici di acqua calda sanitaria in presenza di recuperatori di calore dai reflui delle docce e infine l’eliminazione dell’appendice E (Calcolo della prestazione energetica di edifici non dotati di impianto di climatizzazione invernale e/o di produzione di acqua calda sanitaria) poiché superata dalle indicazioni dei Decreti Ministeriali del 26 giugno 2015.

Il CTI informa inoltre che, sempre in accordo con il regolamento di verifica attualmente in vigore, ed essendo trascorsi due anni dal rilascio dell’ultima dichiarazione di conformità, nel corso del 2019 il CTI provvederà ad effettuare le previste verifiche di sorveglianza.

Si precisa, infine, che l’aggiornamento non rientra nel processo di recepimento delle nuove norme EN sviluppate sotto mandato M/480 in quanto di carattere editoriale e tecnologico rispetto alla precedente versione. Il mandato M/480 è attualmente in corso e prevede la redazione di specifiche appendici nazionali alle norme EN e di una serie di moduli aggiuntivi che costituiranno il nuovo pacchetto UNI/TS 11300.