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In vigore il decreto FER1: nuovi incentivi per le energie rinnovabili

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Maggiori incentivi per l’autoconsumo e per l'nstallazione di impianti fotovoltaici al posto dell’amianto.

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica del 9 agosto 2019 il “Decreto Fonti Rinnovabili” contenente le modalità e requisiti generali per ottenere l’incentivazione nella realizzazione di nuovi impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il provvedimento, in vigore dal giorno successivo alla data di pubblicazione in Gazzetta, ossia dal 10 agosto 2019, agevola gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, come impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici e a gas di depurazione, fino a un megawatt di energia prodotta. Gli impianti oggetto di incentivazione, però, non potranno essere realizzati a terra, salvo nei casi di impianti su cave dismesse o a copertura di discariche, bensì sui tetti già esistenti e devono rappresentare delle nuove realizzazioni, mentre solo in rari casi (da verificare meglio di volta in volta) sono ammessi all’incentivo i potenziamenti dell’impianto già esistente.

In base a quanto contenuto nel provvedimento, si consentirà la realizzazione di impianti per una potenza complessiva di circa 8.000 MW, con un aumento della produzione da fonti rinnovabili di circa 12 miliardi di kWh e con investimenti attivati stimati nell’ordine di 10 miliardi di euro.

L’incentivo consiste nel pagamento garantito per 20 anni dell’energia elettrica prodotta dal fotovoltaico installato a una tariffa agevolata pari per impianti fino a 100 KwP A 10,5 centesimi per ogni kWh di energia prodotta da impianti fino a 100 kW. Per impianti di potenza superiore, la tariffa sarà leggermente più bassa: la tariffa dipenderà dalla potenza dell’impianto e dal ribasso proposto in fase di richiesta di incentivazione. Le tariffe incentivanti arrivano fino a 150 euro a MWh per l’eolico, a 155 euro per l’idroelettrico, a 110 euro per i gas prodotti da processi di depurazione e a 90 euro per i piccoli impianti di solare fotovoltaico. In aggiunta ai prezzi indicati si potrà usufruire di un premio di 10 € per ogni MWh se si autoconsumerà almeno il 40% dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico. Nel caso di rimozione dell’amianto dalla copertura e successiva installazione dell’impianto fotovoltaico, è previsto un ulteriore premio di 12 € per ogni MWh prodotto; in quest’ultimo caso si dovrà dimostrare di aver effettivamente rimosso l’amianto e la superficie dei pannelli fotovoltaici non dovrà superare quella dell’amianto rimosso.

Per le istanze di agevolazione ci saranno 30 giorni di tempo entro i quali inoltrare la richiesta telematica al GSE (l’ente che gestisce l’erogazione degli incentivi) che successivamente pubblicherà una graduatoria mostrante le domande di incentivi che sono state accettate e per le quali si dovrà procedere con la presentazione della pratica comunale per l’inizio dei lavori (SCIA o Permesso di Costruire) per poi ultimare i lavori stessi entro 19 mesi e accatastare l’impianto. Saranno maggiormente favoriti i tetti da cui si rimuove l’amianto e gli impianti in cui l’energia prodotta sarà autoconsumata.


Decreto FER 2018-2020: quali novità?

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Approvata la bozza di decreto, ritorno al fotovoltaico con premio per la sostituzione di tetti in amianto

In arrivo il nuovo decreto interministeriale DM FER 2018-2020 di sostegno allo sviluppo della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili che, ricevuto il via libera dei ministeri Mise e Minanbiente, è in attesadel vaglio definitivo degli stakeholders. Tra principali novità del decreto si parla di ritorno del fotovoltaico, bonus per la sostituzione dell’amianto con impianti fv e slittamento dei bandi al 2019.

Come si legge nella bozza, infatti, si è ritenuto opportuno “promuovere la realizzazione di impianti fotovoltaici i cui moduli sono installati su edifici con coperture in eternit o comunque contenenti amianto (cd premio amianto), con la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto, in quanto gli ambiziosi obiettivi sulle rinnovabili richiedono e suggeriscono l’utilizzo di superficie già impegnate per altri usi, a partire da quelle su cui l’installazione del fotovoltaico può fornire anche un vantaggio supplementare, in termini di benefici sanitari e ambientali”.

Il nuovo Decreto Rinnovabili, quindi, riammette il fotovoltaico agli incentivi, ma con alcune specifiche e limitazioni. Per poter partecipare alle aste e ai registri, gli impianti fotovoltaici devono:

• essere di nuova costruzione;

• avere una potenza superiore ai 20 kW (quindi esclusi dalle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione);

• rispettare le disposizioni circa il divieto di accesso agli incentivi statali per impianti ubicati in aree agricole;

• possedere il titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio e il preventivo di connessione accettato in definitiva.

In particolare, gli impianti fotovoltaici realizzati in sostituzione delle coperture in amianto avranno diritto, oltre agli incentivi sull’energia elettrica, un premio pari a 12 €/MWh; l’incentivo, tuttavia, non sarà cumulabile con altri bonus pe la rimozione dell’amianto e quest’ultimo dovrà essere rimosso e smaltito secondo le modalità previste dal GSE.

Inoltre potranno accedere agli incentivi, come stabilito dallo schema di provvedimento gli impianti di nuova costruzione, integralmente ricostruiti e riattivati, di potenza inferiore ad 1 MW; gli impianti oggetto di un intervento di potenziamento, qualora la differenza tra il valore della potenza dopo l’intervento e quello della potenza prima dell’intervento sia inferiore ad 1 MW e gli impianti oggetto di rifacimento di potenza inferiore ad 1 MW.