Con l’ordinanza n. 14207 del 23 maggio 2023, la Corte di Cassazione ha fornito alcuni chiarimenti in merito alla disciplina degli appalti pubblici.
I giudici di legittimità hanno precisato che “In relazione agli appalti pubblici – come quello in esame - in corso di esecuzione al momento dell'entrata in vigore del d.P.R. 554/1999, recante il regolamento attuativo della l. 109/1994, l'art. 232 del primo, nel dettare la relativa disciplina transitoria, ha, al comma 2, assoggettato al regime del tempus regit actum le sue disposizioni riguardanti il contenuto delle obbligazioni (e dei correlativi diritti) derivanti dal contratto per ciascuna delle parti e le loro modalità di esecuzione, da individuarsi in base alla classificazione prescelta dal regolamento stesso, laddove, invece, per le riserve, le quali esulano da tale ambito perché riconducibili a un procedimento amministrativo di contabilità dei lavori, occorre tener conto di quanto sancito dal comma 4 del menzionato articolo, che considera decisivi l'esaurimento, o meno, dell'atto nonché della situazione procedimentale; ne consegue che, ove le stesse siano state iscritte tutte in epoca successiva alla data di entrata in vigore del citato d.P.R., sarà ad esse applicabile la nuova disciplina prevista da quest'ultimo”.
Secondo gli Ermellini, nella vicenda esaminata, alle riserve indicate nelle censure non poteva essere applicato il disposto dell’art. 30 d.P.R. 1063/1962, dal momento che le stesse, tutte posteriori al 13 maggio 2000, data di entrata in vigore del D.P.R. 554/1999, rimanevano regolate dall’art. 133 di quest’ultimo decreto.
Pertanto, il Tribunale Supremo rigettava il ricorso.
AVV. GIUSEPPINA MARIA ROSARIA SGRO'
Novità: Lo scorso 1° aprile è entrato in vigore il Nuovo Codice degli Appalti le cui principali disposizioni acquisteranno efficacia dal 1° luglio 2023.
Per consentire ai professionisti del settore di ottenere una preparazione completa sull'argomento e applicare le nuove competenze nel lavoro quotidiano, abbiamo organizzato un PERCORSO FORMATIVO TEORICO-PRATICO composto da 4 webinar in diretta sul tema dei contratti di lavori, servizi e forniture.
Obiettivo del webinar è fornire una conoscenza, il più completa possibile, sul nuovo codice degli appalti pubblici, trattando il tema dei contratti di lavori, servizi e forniture. Questo vuol dire, non solo indagare le sostanziali novità dello stesso e quindi garantire un tempestivo aggiornamento professionale, ma anche racchiudere tutte le informazioni in una disamina completa, in modo da fornire nozioni sulla materia a 360 gradi.
Il webinar si propone di formare i professionisti sulle più importanti problematiche tecniche, amministrative e giuridiche del settore, anche attraverso il confronto con la normativa ormai abrogata.
Verranno trattate le fasi principali di un appalto: dalla programmazione all’esecuzione con indicazioni teorico-pratiche fondamentali per gestire la transizione normativa.
Verranno analizzate le relazioni e gli allegati del Codice in maniera organica rispetto alle norme, così da presentare una overview completa su ogni singolo argomento.
I docenti affronteranno i contenuti di programma con un taglio tecnico-pratico, in maniera da agevolare la comprensione anche attraverso il coinvolgimento degli utenti.
Calendario degli eventi
appuntamento del 24 maggio ore 15:00 - 17:00
Rup, compiti e responsabilità e programmazione e progettazione di servizi, forniture e lavori.
appuntamento del 29 maggio ore 15:00 - 17:00
Procedure di gara: requisiti, garanzie e selezione. Procedure di affidamento.
appuntamento del 5 giugno ore 15:00 - 17:00
Esecuzione del contratto: direzione dei lavori e le modifiche del contratto.
appuntamento del 12 giugno ore 15:00 - 17:00
Esecuzione del contratto: il collaudo dei lavori e le contestazioni.
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Con la delibera n. 154 del 16 marzo 2022, Il Consiglio dell’Autorità, ha approvato l’aggiornamento al decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento delle pari opportunità, del 7 dicembre 2021 e al decreto legge 27 gennaio 2022, n. 4, convertito con legge n. 25 del 28 marzo 2022, del Bando tipo n. 1-2021 e della relativa nota illustrativa, entrambi approvati, ai sensi dell’articolo 71, comma 1, e dell’articolo 213, comma 2, del decreto legislativo n. 50/2016, con delibera n. 773 del 24 novembre 2021, con mandato espresso ad adeguare i documenti al testo approvato in sede di conversione in legge, prima di procedere alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Sono state introdotte le misure sulle pari opportunità di genere e generazionali, sull’inclusione lavorativa delle persone con disabilità e le clausole di revisione dei prezzi.
Il Bando di gara tipo n. 1 - 2021 riguarda la procedura aperta, svolta totalmente con sistemi telematici, per l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari sopra soglia comunitaria con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. Esso è stato adottato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione in attuazione del codice degli appalti, con l’obiettivo di fornire alle stazioni appaltanti uno strumento standardizzato che garantisca efficienza, qualità dell’azione amministrativa e omogeneità dei procedimenti.
In particolare, nel Bando tipo relativo agli investimenti pubblici finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dal Piano Nazionale Complementare (PNC) è stata inserita la clausola che prevede come causa di esclusione dalla gara, il mancato rispetto, al momento della presentazione dell'offerta, degli obblighi in materia di lavoro delle persone con disabilità.
Inoltre l’operatore economico al momento della presentazione dell'offerta deve assumersi l'obbligo di riservare, in caso di aggiudicazione del contratto, sia all’occupazione giovanile, sia all’occupazione femminile, una quota di assunzioni pari almeno al 30% di quelle necessarie per l'esecuzione del contratto.
È possibile derogare all’obbligo di riserva, dandone adeguata motivazione. Nel caso di tasso di quote rosa inferiore al 25%, le stazioni appaltanti devono tendere ad aumentare il tasso di occupazione femminile per una percentuale superiore di 5 punti percentuali.
Inoltre, tra gli elementi fondamentali che le stazioni appaltanti sono tenute ad inserire nella documentazione di gara c’è anche la clausola sui prezzi: Anac ha provveduto ad inserire nel Bando tipo le quanto previsto dal decreto Sostegni ter, che ha introdotto l’obbligo, fino al 31 dicembre 2023, di inserire nei documenti di gara le clausole, finora facoltative, di revisione dei prezzi di cui all’articolo 106, comma 1, lettera a), primo periodo del D. Lgs. n. 50/2016 (Codice dei contratti pubblici).
È stato ufficialmente approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 maggio il testo ufficiale del Decreto Semplificazioni 2021: l’accesso al Superbonus del 110 per cento sarà semplificato e ci sarà possibilità di delega a soggetti terzi per lo SPID.
La semplificazione degli adempimenti necessari per accedere al Superbonus persegue l’intenzione di dar man forte agli investimenti ad ai progetti del Recovery Plan. Nello stesso decreto si articola la governance del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri è stata conferita la responsabilità di indirizzo del Piano. Il Premier preside la Cabina di Regia a cui prenderanno parte in base alle tematiche trattate i relativi Ministri e Sottosegretari, per le competenze regionali e locali interverranno Presidenti di Regioni e Province Autonome. La Cabina di Regia sarà coadiuvata da una Segreteria tecnica che dovrà tenere sotto controllo lo stato di attuazione dei progetti del PNRR. Il superamento degli ostacoli normativi viene regolato dall’Unità per la razionalizzazione e il miglioramento dell’efficacia della regolazione. Si istituisce poi un Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale. Infine, il Servizio centrale per il PNRR si occuperà del monitoraggio e della rendicontazione.
Le misure approvate con il decreto del 28 maggio tendono ad evitare impedimenti per i progetti del Recovery Plan, nello specifico: “ in caso di dissenso, diniego o opposizione proveniente da un organo statale che può minare l’attuazione del PNRR e dopo un iter di confronto con i soggetti interessati, il Presidente del Consiglio intraprenderà le iniziative necessarie per l’esercizio dei poteri sostitutivi ”e “in caso di inerzia dei soggetti attuatori del PNRR, avrà la possibilità di individuare altri soggetti per l’attuazione dei progetti”.
Gli interventi con il Superbonus che saranno considerati manutenzioni straordinarie si allargano ad ospedali, case di cura, ospizi e caserma, restano fuori gli alberghi e gli immobili sprovvisti di impianto termico. La doppia conformità non sarà più necessaria, sarà sufficiente la comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila) per l’inizio dei lavori ad esclusione di interventi di demolizione e ricostruzione.
Con questa strategia si intende velocizzare l’aspetto burocratico, favorendo l’apertura di cantieri. Per gli immobili realizzati post 1967 la Cila dovrà essere corredata del titolo abilitativo per la sua realizzazione o del provvedimento di legittimazione. Al contrario per gli immobili realizzati ante 1967 si dovrà certificare la costruzione precedente al 1 settembre del 1967. Le difformità non dovranno essere accertate preventivamente dal tecnico, in assenza di Cila o nell’eventualità di difformità rispetto alla realizzazione o di dichiarazioni mendaci l’agevolazione viene revocata.
Riguardo allo SPID invece si favorisce un maggior utilizzo dell’identità digitale. Inoltre, i certificati online saranno rilasciati al cittadino a titolo gratuito, senza dover sostenere la spesa dell’imposta di bollo di 16 euro e dei diritti di segreteria.
Ci sono novità anche in tema di appalti, il subappalto fino al 31 ottobre 2021 può arrivare fino al 50% dell’importo complessivo del contratto di lavori, servizi o forniture. Dal 1 novembre 2021 non vi sarà un limite quantitativo al subappalto, sarò obbligo delle stazioni appaltanti indicare prestazioni e lavorazioni che per la loro peculiarità devono essere realizzate dall’aggiudicatario. Nel decreto viene anche stabilito che coloro che intendono partecipare ai bandi di gara debbano presentare un rapporto che certifichi lo stato di inclusività della donna nell’attività lavorativa, una maggiorazione del punteggio è invece prevista per chi assume donne e giovani sotto i 35 anni.
Il PNRR prevede interventi la cui aggiudicazione sarà basata sul criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, a beneficio di aspetti qualitativi e non solo economici. L’affidamento è unico sia per la progettazione che per l’esecuzione dell’opera e a fronte di un progetto di fattibilità tecnico-economica.
Ritorna nelle intenzioni del PNRR lo strumento del dibattito pubblico, al fine di migliorare la divulgazione delle opere da realizzare e incentivare la collaborazione tra società civile ed enti territoriali.
Le imprese chiedono l’intervento del Governo: sono diventati insostenibili i costi per le materie prime. La denuncia partita dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) svela numeri esorbitanti e rallentamenti negli approvvigionamenti che stanno causando l’arresto di cantieri sia pubblici che privati.
Il prezzo dell’acciaio è salito del 130%, i polietileni del 40%, il rame del 17%, il petrolio del 34% ecc. L’incremento della domanda del settore delle costruzioni in Cina sarebbe alla base del rialzo del prezzo dell’acciaio su scala mondale, stando al rapporto dell’Ocse del 2020. Situazione che non può non essersi aggravata ancor di più a causa della pandemia.
Il rischio a cui si va incontro è quello di compromettere gli interventi previsti dal Recovery Plan. Inoltre, il Codice dei Contratti non dispone di meccanismi di revisione dei prezzi, per cui i contratti non risultano più sostenibili. L’ANCE ha dunque richiesto al Governo “un intervento normativo urgente attraverso il quale riconoscere alle imprese gli incrementi straordinari di prezzo intervenuti”.
La Ministra E. Mazzetti è tra i firmatari di un’interpellanza urgente rivolta al Ministero delle Infrastrutture che prevede la messa in campo di un sistema di compensazione urgente e straordinario, nello specifico un decreto che trimestralmente tenga conto delle variazioni percentuali tra il 2021 e i prezzi medi del 2020.
Si propone di:“introdurre un meccanismo di compensazione urgente e straordinario per i lavori eseguiti nel corso del 2021, attraverso il quale riconoscere alle imprese gli incrementi eccezionali intervenuti, da applicarsi, anche in deroga alle disposizioni vigenti, a tutti i lavori in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore della norma”.
I primi disagi erano stati avvertiti già dallo scorso ottobre, si è verificato un importante aumento della domanda a cui non ha fatto riscontro una sufficiente offerta, complice dell’aumento della richiesta nel corso di quest’anno è senz’altro anche il Suberbonus.
Il settore dell’edilizia non è il solo coinvolto, anche il settore ceramico, il settore automobilistico, il settore dei trasporti marittimi ecc. hanno subito il rincaro delle materie prime, con un incremento della competitività fra le imprese. Tuttavia, non si tratterebbe di una contingenza del mercato italiano, ma di un fenomeno che sta compromettendo il mercato internazionale.
Quello che ci si aspetta dal futuro, a meno di interventi tempestivi, non pare essere una tendenza al ribasso, al contrario il prezzo di alcuni prodotti potrebbe addirittura continuare a salire.