Posts in category “Ingegneria”

Pubblicato il decreto del Mims con le variazioni dei prezzi dei materiali

fonte immagine:https://www.gazzettaufficiale.it/

Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 110 del 12 maggio 2022 il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) 4 aprile 2022 recante “Rilevazione delle variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, superiori all’8 per cento, verificatesi nel secondo semestre dell’anno 2021, dei singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi”. Si attiva così il meccanismo della compensazione dei rincari dei prezzi dei materiali da costruzione nel secondo semestre 2021.

È operativa sul sito del Ministero la piattaforma informatica per la presentazione delle richieste di accesso al Fondo per l’adeguamento dei prezzi dei materiali da costruzione da parte dalle stazioni appaltanti per il secondo semestre 2021. A partire dalla pubblicazione in Gazzetta, decorrono i termini a disposizione delle imprese e delle Stazioni Appaltanti per richiedere le risorse necessarie alla compensazione dei rincari. Le imprese hanno 15 giorni di tempo per richiedere la compensazione alla Stazione Appaltante di riferimento. Le richieste, scrive il Mims in una nota, devono infatti essere inviate entro e non oltre il 27 maggio.

Qualora le Stazioni Appaltanti non possiedano le risorse sufficienti per pagare le compensazioni, le stesse hanno 45 giorni di tempo per chiedere l’accesso al Fondo per le compensazioni. Prendendo come riferimento la pubblicazione del decreto con la rilevazione della variazione dei prezzi sulla Gazzetta del 12 maggio, il termine a disposizione delle Stazioni Appaltanti scade il 26 giugno (ma trattandosi di una domenica slitterebbe al 27 giugno).

Fa parte integrante del Decreto, l’allegato 1 che contiene:

  • i prezzi medi, per l’anno 2020, relativi ai materiali da costruzione più significativi;
  • le variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, superiori all’8 per cento, dei prezzi dei materiali da costruzione più significativi, verificatesi nel secondo semestre dell’anno 2021, rispetto ai prezzi medi rilevati con riferimento all’anno 2020.

Risaltano gli aumenti a doppia cifra di oltre 50 materiali. Per fare alcuni esempi, il legname per infissi ha subìto un aumento del 78%, contro il 22% nel primo semestre. Le lamiere in acciaio Corten hanno registrato un aumento dell’84% (50% nel primo semestre), il bitume un aumento del 36% (18% nel primo semestre).


Nuovi dati ENEA sul Superbonus

fonte immagine:https://www.governo.it/it/articolo/superbonus-110-online-il-sito-dedicato/16081

Il Superbonus 110% per l’efficientamento energetico ha smosso investimenti pari a 27,5 miliardi di euro. Il dato, contenuto nel report mensile di Enea, fotografa la situazione fino a fine aprile, mostrando una crescita costante.

L'abituale report mensile conferma la crescita costante di uno strumento che, allo stato attuale, rende 3 miliardi di euro di investimenti mensili. A fine aprile risultano investimenti per 27,5 miliardi di euro, mentre la spesa registrata a fine marzo ammonta a 24 miliardi di euro e quella a fine febbraio a 21 miliardi di euro.

Il numero degli interventi asseverati è salito a quota 155.543 contro i 139.029 di marzo. I condomini, al momento, rappresentano solo il 15,7% degli interventi (24.263 interventi su un totale di 155.543) che hanno portato a beneficiare del Superbonus, mentre le case unifamiliari la fanno da padrone (52,7%, 81.973 interventi) assieme agli edifici funzionalmente indipendenti (31,7%, 49.303 interventi).

Gli interventi sui condomìni smuovono investimenti consistenti, ma richiedono anche tempi di programmazione e progettazione più lunghi. Per incentivarli, sarebbero quindi necessarie regole certe e un orizzonte temporale definito. D'altro canto la normativa sul Superbonus è invece in continuo mutamento, soprattutto le ultime novità in materia di cessione del credito hanno creato incertezze, scoraggiando i lavori.

Le Regioni nelle quali i cittadini stanno fruendo di più del Superbonus 110% sono la Lombardia con oltre 23mila cantieri per un valore di 4,6 miliardi di euro, il Veneto con più di 19mila cantieri dal valore di 2,7 miliardi di euro, il Lazio con quasi 14mila cantieri per un valore di 2,6 miliardi di euro e l’Emilia Romagna con oltre 12mila cantieri per un valore di 2,2 miliardi di euro. Così come accade a livello nazionale, anche nelle Regioni gli interventi nei condomìni risultano inferiori in numero, ma superiori in termini di importo degli investimenti ammessi alle detrazioni.

Sull'andamento degli investimenti incombono però le dichiarazioni del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, che nel suo discorso a Strasburgo ha attaccato pesantemente il provvedimento del superbonus: “Il nostro governo è nato come governo ecologico ma possiamo non essere d’accordo sul superbonus del 110% e non siamo d’accordo sulla validità di questo provvedimento con il quale il costo di efficientamento è più che triplicato, i prezzi degli investimenti sono più che tripli perché toglie la trattativa sul prezzo”.


Superbonus 110% : le ultime criticità riscontrate dalle associazioni di settore

fonte immagine:https://www.scninfissi.it/oknoplaststore/superbonus-110/

Manca meno un mese e mezzo al fatidico 30 giugno ed il Governo tace sulla tanto attesa e agognata proroga per il completamento del 30% dei lavori Superbonus sulle unifamiliari, nonostante le varie promesse di mettere la questione in agenda subito dopo la pubblicazione del DEF.

“Il termine fissato a giugno per completare almeno il 30% dei lavori che interessano gli edifici unifamiliari va prorogato”, sostengono tutti i presidenti delle associazioni della filiera termoidraulica, dalla fabbricazione e distribuzione alla progettazione fino alla costruzione e installazione di impianti (AiCARR, ANGAISA, Aqua Italia, Assistal, Assoclima, Assotermica, CNA Installazione Impianti).

Nella nota delle associazioni si ribadisce l’importanza rivestita dagli edifici unifamiliari nell’ambito del Superbonus, rappresentando il segmento di immobili maggiormente interessato dall’applicazione della detrazione fiscale: come confermato anche dai dati più recenti diffusi da ENEA, che testimoniano la rilevanza degli interventi di efficientamento energetico sia per il loro valore in termini di sostenibilità, che dal punto di vista economico. Le maggiori difficoltà si stanno riscontrando nell’approvvigionamento dei materiali e componenti lungo tutta la catena produttiva, e l’incremento della domanda, trainata proprio dagli incentivi, che rende complicato il reperimento di professionisti, la maggior parte dei quali sono già gravati da carichi di lavoro importanti. Proprio per questo, le Associazioni chiedono al Governo una proroga al 31 dicembre 2022 per il completamento del 30% dei lavori Superbonus sulle unifamiliari. “Sappiamo che diverse forze politiche si sono già mosse per far approvare questa proroga in tempi brevi e, a questo proposito, ci auguriamo di poter trovare conferme il più presto possibile. Come abbiamo già avuto modo di dire più volte ci teniamo a sottolineare che la filiera si mette a completa disposizione delle Istituzioni non solo per quanto riguarda gli incentivi, ma per tutta la complessa partita della transizione energetica”.

Intanto l'Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) lancia un nuovo allarme legato ai cantieri di superbonus 110% che rischiano il blocco a cause dello stop delle banche alla cessione del credito. Una situazione che, secondo il Presidente dell’Ance Gabriele Buia “crea grandissimi problemi. Molti contratti rischiano di saltare e con l’esaurimento del plafond delle banche molte imprese non avranno la possibilità di scontare il credito”.

"È un disastro" attacca Buia, che vede la causa “nel proliferare di aziende che nulla hanno a che fare con il comparto delle costruzioni. Sono mesi che ci sgoliamo denunciando la nascita di quasi 12mila nuove società che si sono iscritte alle Camere di Commercio con il codice Ateco delle costruzioni ma che in realtà non hanno nulla a che fare con il nostro mondo, che anzi subisce solo gli effetti peggiori di questa speculazione”.

Intanto, è all'esame del Parlamento la legge di conversione del Decreto Bollette, all'interno della quale si dovrebbe inserire una nuova modifica al meccanismo delle opzioni alternativa che sbloccherà la quarta cessione da parte delle banche che hanno raggiunto la capienza fiscale.


ANAC aggiorna il bando tipo n.1-2021 riguardante procedura aperta con sistemi telematici

fonte immagine:https://www.governolocale.net/wordpress2/?p=688

Con la delibera n. 154 del 16 marzo 2022, Il Consiglio dell’Autorità, ha approvato l’aggiornamento al decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento delle pari opportunità, del 7 dicembre 2021 e al decreto legge 27 gennaio 2022, n. 4, convertito con legge n. 25 del 28 marzo 2022, del Bando tipo n. 1-2021 e della relativa nota illustrativa, entrambi approvati, ai sensi dell’articolo 71, comma 1, e dell’articolo 213, comma 2, del decreto legislativo n. 50/2016, con delibera n. 773 del 24 novembre 2021, con mandato espresso ad adeguare i documenti al testo approvato in sede di conversione in legge, prima di procedere alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Sono state introdotte le misure sulle pari opportunità di genere e generazionali, sull’inclusione lavorativa delle persone con disabilità e le clausole di revisione dei prezzi.

Il Bando di gara tipo n. 1 - 2021 riguarda la procedura aperta, svolta totalmente con sistemi telematici, per l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari sopra soglia comunitaria con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. Esso è stato adottato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione in attuazione del codice degli appalti, con l’obiettivo di fornire alle stazioni appaltanti uno strumento standardizzato che garantisca efficienza, qualità dell’azione amministrativa e omogeneità dei procedimenti.

In particolare, nel Bando tipo relativo agli investimenti pubblici finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dal Piano Nazionale Complementare (PNC) è stata inserita la clausola che prevede come causa di esclusione dalla gara, il mancato rispetto, al momento della presentazione dell'offerta, degli obblighi in materia di lavoro delle persone con disabilità. Inoltre l’operatore economico al momento della presentazione dell'offerta deve assumersi l'obbligo di riservare, in caso di aggiudicazione del contratto, sia all’occupazione giovanile, sia all’occupazione femminile, una quota di assunzioni pari almeno al 30% di quelle necessarie per l'esecuzione del contratto. È possibile derogare all’obbligo di riserva, dandone adeguata motivazione. Nel caso di tasso di quote rosa inferiore al 25%, le stazioni appaltanti devono tendere ad aumentare il tasso di occupazione femminile per una percentuale superiore di 5 punti percentuali.

Inoltre, tra gli elementi fondamentali che le stazioni appaltanti sono tenute ad inserire nella documentazione di gara c’è anche la clausola sui prezzi: Anac ha provveduto ad inserire nel Bando tipo le quanto previsto dal decreto Sostegni ter, che ha introdotto l’obbligo, fino al 31 dicembre 2023, di inserire nei documenti di gara le clausole, finora facoltative, di revisione dei prezzi di cui all’articolo 106, comma 1, lettera a), primo periodo del D. Lgs. n. 50/2016 (Codice dei contratti pubblici).


Dal PNRR nuovi investimenti per gli impianti sportivi

fonte immagine:https://www.stratogreen.com/blog/polivalenza-e-polifunzionalita-degli-impianti-sportivi/

Il Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato due Avvisi pubblici di invito a manifestare interesse, nell’ambito del PNRR, con riferimento alla Missione 5 – Componente 2 – Investimento 3.1Sport e inclusione sociale”. L’obiettivo è favorire l’integrazione sociale attraverso la realizzazione o la rigenerazione di impianti sportivi per il recupero delle aree urbane.

Il primo Avviso, relativo ai Cluster 1 e 2, riguarda i Comuni capoluogo di Regione, quelli di Provincia con popolazione superiore ai 20.000 abitanti e i Comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti. Il fine è realizzare o rigenerare impianti polivalenti indoor, Cittadelle dello sport o piscine.

Il secondo Avviso, relativo al Cluster 3, è invece destinato a tutti i Comuni italiani ed è finalizzato alla realizzazione di nuovi impianti o alla rigenerazione di impianti esistenti che siano di interesse delle Federazioni Sportive.

La dotazione finanziaria complessiva è di 700 milioni di euro.

Le risorse investite per il Cluster 1 sono pari a 350 milioni di euro e gli interventi comprendono interventi finalizzati a favorire il recupero di aree urbane attraverso la realizzazione di nuovi impianti sportivi, di cittadelle dello sport, di impianti polivalenti indoor e di piscine. Le risorse impiegate per il Cluster 2 si aggirano intorno ai 188 milioni di euro, in questo caso si par di rigenerazione di impianti esistenti: interventi finalizzati all’efficientamento delle strutture esistenti da parte di capoluoghi di Regione, di Provincia con popolazione residente superiore a 20.000 abitanti e Comuni con popolazione residente superiore a 50.000 abitanti. Il 40% delle risorse è destinato a candidature proposte da parte di enti locali appartenenti alle Regioni del Mezzogiorno. Gli enti interessati dovranno far pervenire la manifestazione di interesse entro e non oltre le ore 12 del 22 aprile 2022 all’indirizzo PEC pnrrsport@pec.governo.it, indicando nell’oggetto: “PNRR Sport e Inclusione – Cluster 1 e 2 – Manifestazione di interesse”.

La dotazione finanziaria relativa al Cluster 3 è pari a 162 milioni di euro, e prevede interventi di realizzazione di nuovi impianti o di rigenerazione di impianti esistenti di interesse delle Federazioni sportive,ed anche in questo caso, almeno il 40% delle risorse sarà riservato ad enti locali del Sud. Ogni intervento potrà ricevere un contributo massimo di 4 milioni. La manifestazione d’interesse dovrà pervenire sempre entro le ore 12 del 22 aprile 2022 all’indirizzo PEC pnrrsport@pec.governo.it, indicando nell’oggetto: “PNRR Sport e Inclusione – Cluster 3 – Manifestazione di interesse”.

Per tutti i cluster sono ammissibili le seguenti spese, purché coerenti con le finalità dell’intervento:

  • lavori;
  • incentivi per funzioni tecniche, ai sensi dell’art. 113, comma 3, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50;
  • spese tecniche per incarichi esterni;
  • imprevisti;
  • pubblicità;
  • attrezzature sportive nei limiti del 10% del contributo richiesto;
  • altre voci di costo previste nei quadri economici di lavori pubblici.

I lavori relativi alla tipologia d’intervento proposto dovranno essere aggiudicati entro il 31 marzo 2023 e terminati entro e non oltre il 31 gennaio 2026.